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L'affarone della mamma dell'ex ministro: ecco come ha fregato gli economisti

L'investimento nel 1990 sui buoni postali. Oggi vale sei volte tanto, alla faccia degli esperti

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I risparmi in buoni postali? Per tanti anni sono stati derisi dagli economisti, che li consideravano roba da piccoli risparmiatori ansiosi solo di proteggere i propri risparmi dalle scosse dei mercati ma non certo di aumentarne il valore. Eppure il passare del tempo ha svelato il contrario.

A raccontarlo, sulla propria pagina Facebook, il deputato ed ex ministro Gianfranco Rotondi. "Cambio l’ultimo buono postale di mia mamma,duecentocinquantamila lire nel 1990" scrive Rotondi. "Mi danno 1431 euro - continua - più di undici volte tanto. Mia mamma era una insegnante di latino e greco e avrà sentito per anni gli economisti deridere chi investiva in buoni postali".

In realtà la valutazione di Rotondi è abbastanza generosa, perché non tiene conto dell'inflazione. Per scoprire quanto realmente la mamma dell'ex ministro abbia guadagnato occorre effettuare un'operazione di conversione sulla pagina web dell'Istat. Si scopre così che 250mila lire del 1990 varrebbero oggi 252 euro. Il patrimonio, insomma, si è moltiplicato per circa sei volte. Comunque un affarone. A questo punto il rammarico è non aver investito di più...

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