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La sinistra vuole i vaccini nelle scuole. Matteo Salvini: "Garantire la libertà di scelta"

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Dario Martini
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Continua a tenere banco e si fa sempre più forte l'insistenza della sinistra per obbligare gli insegnanti che ancora non l'hanno fatto a vaccinarsi. E c'è anche chi fa pressione perché il maggior numero possibile di adolescenti (dai 12 anni in su) scelgano di immunizzarsi. Tra le forze di maggioranza, però, la Lega è di tutt'altro avviso. Per Salvini va garantita la libertà di scelta. Il ragionamento è semplice. «Bisogna mettere in sicurezza coloro che rischiano e quindi tutti gli italiani e le italiane con più di 60 anni che non hanno fatto ancora una dose di vaccino devono essere non costretti ma convinti a mettersi in sicurezza, perché il vaccino dai 60 anni in su salva la vita, evita la morte e la terapia intensiva», dice il segretario della Lega, che aggiunge: «Su questo invitiamo Draghi, Figliuolo e le Regioni a fare tutto il possibile per salvare questi milioni di italiani che sono ancora a rischio».

«Per quanto riguarda i bimbi e i ragazzi - sottolinea ancora - non Salvini ma la comunità scientifica tedesca, olandese, inglese, belga e irlandese dice "attenzione, attenzione"» sull'uso dei vaccini. «Il numero dei morti sotto i 20 anni in Italia in questo anno e mezzo di pandemia - dice il leghista - è stato di 24 e solo uno senza altre patologie mentre le reazioni avverse segnalate sono migliaia. Quindi occorre mettere in sicurezza genitori e nonni per i quali il vaccino è salvavita senza obbligare, multare, costringere gli altri uno deve essere libero di scegliere e pensare di lasciare fuori dalla classe bimbi che non possono essere vaccinati è assolutamente folle». Salvini ricorda anche che «per qualche scienziato le varianti starebbero prolificando per i vaccini». Dal Pd continuano a bollare questa posizione come «irresponsabile».

Lo fa il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, ma anche il segretario Enrico Letta. Il ministro Speranza ricorda che se siamo liberi lo dobbiamo solo al vaccino. E aggiunge: «È essenziale anche sotto i 40 anni. I nostri scienziati lo raccomandano fortemente anche sotto questa età». Il tema dell'obbligatorietà del vaccino per i docenti, però, non dovrebbe essere affrontato nel Consiglio dei ministri di oggi. Intanto, arriva una buona notizia dall'Ema, l'autorità europea dei medicinali. E stata avviata la revisione del Vidprevtyn, il vaccino anti-Co vid- sviluppato da Sanofi Pasteur. Una decisione che si basa sui risultati preliminari degli studi di laboratorio e dei primi studi clinici negli adulti, i quali suggeriscono che il vaccino inneschi la produzione di anticorpi che distruggono il virus. Questo siero conterrebbe anche un «adiuvante», una sostanza che aiuta a rafforzare le risposte immunitarie. La strategia messa a punto dal commissario Figliuolo e dal ministro Speranza prevede che nei primi sei mesi del 2022 Sanofi invii all'Italia 40 milioni di dosi. 

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