il dibattito sui diritti
"Faremo i nomi di chi ferma il Ddl Zan". La lista di proscrizione della Cirinnà scatena un terremoto
Liste di proscrizione con i nomi di chi, in Parlamento, vuole modificare il ddl Zan. Sul disegno di legge che intende istituire l'aggravante di omotransfobia continua lo scontro, sia tra maggioranza e opposizione che all’interno della coalizione che sostiene il governo. Il livello è sempre più alto, soprattutto dopo la presentazione degli emendamenti (circa 1.000, di cui quasi 700 dalla Lega e 4 da Iv).
Le polemiche, nelle ultime ore, si concentra sulle parole della senatrice Pd, Monica Cirinnà, che ai microfoni del Tg1 ha detto: «Oggi in Senato è il giorno della verità, abbiamo i nomi e i cognomi di chi vuole modificare questa legge, di chi fa l’occhiolino a Orban, di chi vuole continuare a lasciare persone oggetto di crimini d’odio».
Frasi che, a quanto si apprende, hanno lasciato più di qualche dubbio anche all’interno dello stesso Partito democratico. Mentre gli alleati reagiscono, come il capogruppo di Italia viva a Palazzo Madama, Davide Faraone, che su Twitter replica all’ex compagna di partito: «Ricordo alla senatrice Cirinnà che le liste di proscrizione venivano fatte in questo paese dal regime fascista e che quel regime era campione di discriminazioni. Chiedo al Partito democratico di prendere immediatamente le distanze dalle sue parole».