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Matteo Renzi, “se tiri giù Conte ti faranno a pezzi”. Retroscena nel libro, la videochiamata di Franceschini

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C'è un retroscena clamoroso nel libro di Matteo Renzi, “Controcorrente”, appena uscito per i caratteri di Piemme, e riguarda gli istanti precedenti alla crisi del governo di Giuseppe Conte da lui provocata con le dimissioni della sua squadra di governo, con in testa Teresa Bellanova. Sapute le intenzioni di Renzi, Dario Franceschini volle fargli una videochiamata, guardandolo fisso negli occhi e dicendogli: “Ho un messaggio personale, Matteo”. E Franceschini andò subito al sodo: “Non sai che cosa ti stanno preparando contro, ti massacreranno anche sul personale, ti aggrediranno a tutti i livelli, non solo sui social”.

Renzi racconta di avergli risposto così: “Grazie, Dario. Ti credo. Ma che cosa possono armi ancora? Mi hanno arrestato la mamma, il babbo, preso in ostaggio la famiglia, attaccato con le voci più immonde, mi hanno mandato avvisi di garanzia, mi hanno mandato avvisi di garanzia, mi hanno dipinto come l'amico dei poteri orti, io che venivo dalle esperienze dei boy scout, mi hanno caratterizzato come un uomo della finanza, io che sono un semplice ragazzo di provincia. Che cosa possono are più di questo? Possono dire che da chierichetto rubavo le offerte in chiesa? Nel caso sappi che non è vero”. Ma Franceschini non si fece una risata, e continuò così: “Matteo, stai sottovalutando quanto male possano farti ancora. Ti distruggeranno sotto il profilo psicologico, faranno saltare i tuoi parlamentari, ti aggrediranno sul piano personale. Te lo voglio dire non per farti cambiare idea, perché idea non la cambi. Te lo dico perché mi dispiace umanamente...”.

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