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Il Katanga contro il ddl Zan: Mario Capanna fa a pezzi la legge e la sinistra

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“Una posizione assolutamente negativa sul ddl Zan”. A dirlo non è un esponente di destra, ma addirittura Mario Capanna, storico leader di Democrazia proletaria intervistato dal Corriere della Sera. Capanna, tra i principali leader del movimento giovanile del ’68, fa a pezzi i dem e il testo della legge di Alessandro Zan: “Si tratta di un progetto di legge che crea nuovi reati. Noi invece abbiamo bisogno di creare nuovi diritti. Tutti sanno che c'è un'ampia normativa in vigore che condanna tutti i soprusi, le prevaricazioni contro l'altro sesso. Inutile aggiungere altra carne al fuoco”.

 

 

La discussione sul ddl Zan è modo per Capanna di lanciare un vero e proprio siluro al Partito Democratico: “Molti pensano che il Pd sia un contenitore di sinistra. Mi permetto di affermare che da lungo tempo il Pd non ha più nulla di sinistra. Può permettersi di fare l'ammucchiata insieme alla Lega, al M5S e a Forza Italia, per sostenere Mario Draghi. Il Pd non ha alcuna capacità di determinare indirizzi di governo alternativi. E dunque va a rimorchio. Il ddl Zan va buttato via. La proposta è inutile. E un sovrappiù di invenzioni di nuovi reati. La politica con la P maiuscola, l'arte che risolve i problemi e progetta il futuro, non c'è più. Ed è sostituita dalla propaganda. Ecco conclude l’affondo Capanna - questa non è politica”.

 

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