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Covid, la bomba di Cecchi Paone su morti e centrodestra. Ma al governo c'era Arcuri ed è rimasto Speranza

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Arnaldo Magro
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Un po', comunque stupisce. Che in casa Mediaset, si storcesse un po' il naso, parlando dell'ascesa dei «sovranisti», lo si era intuito e forse lo si può financo comprendere. Solo un paio d'anni fa, maldestramente fu orchestrato un repulisti, di giornalisti troppo vicini a Salvini e Meloni, ritenuti «colpevoli», di aver tirato loro la volata. Del Debbio, Giordano, Belpietro su tutti.

«Zona Bianca» di Beppe Brindisi in prima serata su Rete 4, apre con la notizia del giorno, ovvero l'ipotesi di adottare il green pass obbligatorio, anche da noi in Italia. Alessandro Cecchi Paone, già direttore del Tg4 e ospite fisso in tutte le trasmissioni, se ne esce così: «Salvini e Meloni, sono loro i responsabili dei 130 mila morti di Covid in Italia». La frase è una bomba dagli effetti devastanti e non soltanto, perché non supportata da alcun dato scientifico. Ovviamente. Non perché a gestire l'emergenza sanitaria, ci fossero prima Arcuri e Speranza e ci sia oggi, un governo, di cui Meloni non fa parte.

Colpisce perché ad istigare l'odio sociale, siano coloro che si ergono a paladini delle medesime battaglie dei diritti. Sorprende che una frase di tale gravità, vegna pronunciata sulle reti Mediaset senza nessuno, faccia notare la gravità di tali accuse. Il caso rai ha poi ulteriormente raggelato i rapporti tra gli alleati del centrodestra. Fa sorridere, ripensare oggi, agli appelli di Silvio Berlusconi al partito unico. Verrebbe da pensare, a questo punto, che forse meglio hanno fatto gli alleati a smarcarsi da subito. Non pare proprio un bel clima e per dirla alla Crosetto: "Chi riceve uno schiaffo, prima o poi lo ridarà". Se i presupposti sono questi, verrebbe da pensare: "Iddio mi guardi dagli amici, perché ai nemici ci penso io".

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