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In Onda, Sgarbi paragona Grillo a Berlusconi e fa a pezzi Conte: “Il patto della spigola? Prova di sottomissione”

Giorgia Peretti
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“Grillo come Berlusconi, è Conte che è andato da lui, prova di sottomissione come facevano gli altri leader con il Cavaliere”, Vittorio Sgarbi entra a gamba tesa nelle questioni interne al Movimento Cinque Stelle. Il critico d’arte è ospite nella puntata di giovedì 15 luglio di “In Onda”, il talk show preserale condotto da David Parenzo e Concita De Gregorio su La 7. Al centro della trasmissione la recente notizia del riavvicinamento tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. È bastato un pranzo per suggellare la pace - quello che a In Onda viene definito “il patto della spigola” - chiarire gli screzi che li hanno allontanati nelle scorse settimane e iniziare a ragionare sul futuro del Movimento. Il garante del M5s e il futuro leader si sono incontrati a Marina di Bibbona, nella casa di Grillo, per iniziare una nuova fase e digerire definitivamente i recenti dissapori.

 

 

Secondo Sgarbi, l’invito del fondatore del Movimento sarebbe un messaggio simbolico. “Tenere il campo è importante – esordisce- quando c’erano le riunioni con Silvio Berlusconi, che era criticato da tutti, alla fine tutti andavano a casa sua. Diventato presidente del Senato, Schifani va a casa sua, Fini andava a casa sua, non si è mai vista la casa di Bossi o la casa di Fini perché uno tiene il campo. Quando uno ti invita a casa è come dire “tu sei in virtù da me”. Hai mai visto la casa di Giuseppe Conte? – chiede a Parenzo- No, quindi chi non ha una casa non ha potere”. Poi continua con la sua analisi rievocando la similitudine con il Cavaliere: “Tutti andavano ad Arcore, l’idea che i leader andassero da lui era la prova della loro sottomissione. Questo “ricevere” per il politico è un simbolo di potere”. Infine, conclude con quanto successo nella casa di Marina di Bibbona: “E qui, anche se Grillo è più rustico, ma insomma è una persona intelligente, è lui a ricevere questo poveretto” (Giuseppe Conte nda). David Parenzo e Concita De Gregorio sembrano apprezzare la sottile analisi di Sgarbi. “Dunque chi riceve è il dominus”, dice la giornalista. Poi specifica: “effettivamente Grillo era atteso a Roma ma alla fine non è venuto, ha chiamato Conte a sé”.

 

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