i numeri parlano chiaro
Il sondaggio annienta il Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte. Mai nessuno come Mario Draghi
Anche i numeri lo certificano: il gradimento del Movimento 5 Stelle è ai minimi termini. E la faida tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo non ha fatto altro che acuire il crollo dei pentastellati, a distanza siderale dai primi tre partiti del Paese. Il sondaggio Demos, pubblicato su Repubblica, dà il M5S poco sopra alla soglia del 15%, con un ulteriore calo di 2 punti negli ultimi mesi. Una discesa ripida con i voti dimezzati rispetto alle elezioni politiche del 2018. Il momento duro con la lotta intestina ha portato conseguenze anche a Conte, che ha perso 9 punti nell’indice del gradimento personale.
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La leadership non paga ed è dimostrato anche dai numeri su Enrico Letta, che da quando ha preso in mano le redini del Partito Democratico ha perso 4 punti percentuali. Ciò che unisce gli elettori italiani è il gradimento nei confronti del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha il sostegno di tre cittadini su quattro. Il gradimento per il governo è al 74%, una vetta mai raggiunta da nessun altro negli ultimi 5 anni. E inoltre la gran parte dei cittadini è convinta che Draghi e i suoi ministri arriveranno fino alla fine della legislatura, fissata per il 2023. Segno chiaro di fiducia e di stabilità per il futuro.