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Marina Berlusconi gioisce per papà Silvio: "Torna al centro della politica dopo le ingiustizie"

Giorgia Peretti
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Silvio Berlusconi è stato la vittima più illustre del populismo giustizialista che per anni ha intossicato l'Italia. Ma sono convinta che in molti oggi abbiano capito come l'incitamento all'odio contro mio padre sia stato dettato dal pregiudizio e dall'ostilità preconcetta di chi avversava le sue spinte al cambiamento. Marina Berlusconi torna a parlare dal padre Silvio in una lunga intervista concessa ad Augusto Minzolini. A Il Giornale, la presidente di Fininvest, afferma: “Chi è venuto dopo di lui l'ha fatto rimpiangere, spesso amaramente. Con i suoi governi, mio padre ha fatto moltissimo. Avrebbe potuto fare ancora di più se solo un sistema malato non glielo avesse impedito, cercando di screditarlo in tutti i modi”.

La nuova centralità nel panorama politico di Silvio Berlusconi “fa piacere a una figlia mi pare ovvio” ma “credo però faccia piacere anche a tanti italiani”. L’imprenditrice respinge con forza il termine “riabilitazione” accostato al padre durante l’intervista e preferisce parlare di “risarcimento”. “Mi pare del tutto improprio – dice- La parola riabilitazione suona un po' come l'assoluzione da una colpa. Ma questo non è il caso di mio padre, non lo è per nulla. Mio padre non ha alcun bisogno di riabilitazioni. Il riconoscimento del suo ruolo politico, semmai, è un parzialissimo risarcimento morale. Sì, questa è la parola giusta: un risarcimento”. Infine, non sono mancati i riferimenti al nuovo Governo di Mario Draghi, una figura molto apprezzata da papà Silvio che nel 2005 da presidente del Consiglio lo aveva indicato come governatore della Banca d'Italia, e nel 2011 lo aveva imposto al vertice della Banca centrale Europea. “Tra lui e Draghi c'è sintonia, - afferma Marina Berlusconi- e lo dimostrano anche molte delle scelte di questo governo”.

Ma anche la figlia del Cavaliere non nasconde la grande stima nei confronti del premier: “Da persona che si occupa di imprese, vedo fatti e numeri che parlano chiaro. Proprio come capita a certi incubi che al risveglio scompaiono, sembriamo aver dimenticato che fino a pochi mesi fa a Palazzo Chigi c’era chi sembrava convinto che per battere il Covid bastasse ordinare costosi tendoni a forma di primula, o chi dal balcone proclamava improbabili sconfitte della povertà. Il Governo Draghi ha dato un colpo micidiale all’elogio dell’incompetenza e alla retorica dell’uno vale uno”. 

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