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Case occupate da abusivi, la Lega propone alla Camera una legge per fermare gli sciacalli

Francesco Storace
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Sono i peggiori sciacalli. Sono quelli che occupano abusivamente le case destinate alle persone più fragili e comunque a chi ne ha diritto, a partire dagli anziani. Una piaga che va contrastata seriamente anche inasprendo le sanzioni penali.

L’emergenza relativa agli immobili occupati in modo abusivo, senza nessun contratto di affitto e senza alcun titolo, è un fenomeno che è diventato una vera e propria piaga e che lascia nella rabbia e nell’incertezza i legittimi proprietari o assegnatari: per questo i deputati della Lega, con la prima firma dell’onorevole Giuseppe Paolin, (nella foto), hanno depositato una proposta di legge per istituire una nuova fattispecie di reato, cioè l’occupazione abusiva di alloggi pubblici o privati, già residenza principale di una o più persone.

Chi sono le vittime di questa vera e propria prepotenza compiuta sotto gli occhi di molti? Soprattutto le persone cosiddette “fragili” e, in particolare, le persone anziane che, in molti casi, dopo essere state dimesse dall’ospedale o di ritorno dalla visita ai figli, trovano la propria abitazione occupata, con la serratura della porta di ingresso sostituita. In pratica, gliela rubano.

Tale situazione, di fatto, impedisce – spiega bene la proposta di legge leghista - non solo il rientro nel proprio alloggio, ma anche la fruizione dei propri beni, dei propri effetti personali e dei ricordi più cari, quali le foto e altri oggetti che hanno accompagnato nel tempo la vita di queste persone. 

Risulta chiaro che, in alcuni casi, dietro queste occupazioni si nasconde un vero e proprio racket organizzato per segnalare ai soggetti malintenzionati i nominativi dei residenti in questi alloggi e i loro spostamenti, anche temporanei, proprio ai fini dell’occupazione dell’immobile.

La proposta di legge prevede l’introduzione nel codice penale del nuovo articolo 633-bis, finalizzato a tutelare i soggetti fragili, anziani o famiglie, che di fronte alle minacce e alle intimidazioni fatte dagli occupanti abusivi nei confronti dei legittimi proprietari o affittuari residenti, rischiano di non tornare in possesso dell’alloggio e di tutti i loro beni e affetti custoditi all’interno di esso.

Gli obiettivi della proposta?

a) garantire il rilascio tempestivo dell’alloggio occupato in modo abusivo, prevedendo l’aumento di un terzo della pena nel caso l’alloggio non sia rilasciato entro quarantotto ore dalla presentazione della querela;

b) scoraggiare i soggetti malintenzionati dal prendere di mira le persone più fragili; e per questa ragione è previsto che l’aumento di un terzo della pena sia disposto anche nel caso in cui i legittimi residenti nell’alloggio occupato abusivamente abbiano un’età superiore a sessantacinque anni, siano disabili o sino affetti da una grave patologia;

c) scoraggiare in modo chiaro chi occupa abusivamente alloggi già abitati legittimamente da altre persone, prevedendo lo sgombero forzato dell’alloggio decorse quarantotto ore dall’occupazione.

La proposta di legge Paolin è stata annunciata dalla Camera dei Deputati a giugno scorso, ma ancora non ne è stato iniziato l’esame con l’iter parlamentare conseguente. Perché il presidente Roberto Fico si era semplicemente scordato di assegnarla alla commissione competente. Magari per non dispiacere i centri sociali che sulle occupazioni di case vogliono continuare a fare quello che gli pare.

Poi, solo tre giorni fa, il 12 luglio, qualcuno deve aver svegliato gli uffici di Montecitorio e ora la proposta Paolin è in commissione giustizia. Dovranno lavorarci per i pareri anche la commissione affari costituzionali, la bilancio, l’ambiente e quella affari sociali.

Ormai l’iter deve essere avviato – anche con la realizzazione veloce di un apposito dossier anche per capire se si voglia o meno fare una scelta di legalità. E di solidarietà con chi ha il diritto di essere rispettato. Il racket non deve essere sempre il vincitore.

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