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Ddl Zan, sospensiva bocciata per un solo voto. Matteo Salvini: "Senza dialogo la legge è morta"

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Il testo così come è rischia di non avere i numeri per l'approvazione finale. Matteo Salvini, ma anche Matteo Renzi, avevano già lanciato a Palazzo Madama l'ennesimo appello per un'intesa il più ampia possibile. Ieri il ddl Zan ha cominciato il suo corso nell'Aula del Senato contro l'omotransfobia. Oggi il secondo round con il ddl che rischia di saltare. "Se Letta e il Pd insistono a non voler ascoltare, dialogare e trovare una soluzione, la legge è morta". Ad annunciarlo il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo il voto del Senato di oggi che ha bocciato la sospensiva dell'esame del ddl Zan con un solo voto di scarto, 136 a 135. L'Aula del Senato non ha approvato le questioni sospensive presentate a Palazzo Madama sul ddl Zan da Forza Italia e Lega. La votazione nominale con scrutinio elettronico si è così conclusa con 135 voti favorevoli e 136 contrari. Il Senato ha quindi bocciato la sospensione dell'esame per un solo voto.

Quindi il il ddl Zan adesso è davvero a rischio. Dopo la prima bagarre in Aula di ieri oggi la legge vede il rigetto della sospensiva presentata da Lega e Forza Italia. "Per quanto riguarda la legge Zan, i numeri sono a rischio - sottolinea il leader di Italia Viva Matteo Renzi, oggi a Firenze, nel corso di una conferenza stampa per presentare il suo ultimo libro 'ControCorrente - E siccome sono a rischio, serve un grande accordo perché a scrutinio segreto questa legge non passa. Chi vuole andare allo scontro lo sta facendo per affossare la legge. Io sono per una legge che tuteli i ragazzi gay, i ragazzi trans. Si cambino gli articoli 1 4 e 7 e si va a chiudere alla Camera nel giro di 15 giorni". 

 

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