i tormenti del pd
Pd, Enrico Letta a caccia di un’altra poltrona. Si candida per un posto alla Camera
Dopo un mese di tira e molla Enrico Letta sembra aver deciso di correre nel collegio di Siena per il seggio alla Camera lasciato vuoto da Pier Carlo Padoan, oggi presidente di Unicredit. La campagna elettorale per le suppletive alla Camera, che finora aveva avuto come unico protagonista il candidato di centrodestra Tommaso Marrocchesi Marzi, entra dunque nel vivo. E il Pd locale, dopo la lunga attesa, tira un sospiro di sollievo. Risale infatti allo scorso 10 giugno il documento con cui la Direzione provinciale Dem, guidata da Andrea Valenti, aveva chiesto ufficialmente a Letta «la disponibilità a candidarsi nel collegio uninominale Toscana 12». «Riteniamo che la candidatura del segretario nazionale, oltre a essere un elemento di prestigio, possa avere la forza di rappresentare a livello regionale, nazionale ed europeo le innumerevoli istanze e priorità che ha questo territorio» era scritto nel documento approvato all’unanimità».
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Arrivano però le critiche di Fratelli d’Italia. «Ipotesi Enrico Letta candidato del Pd alle suppletive nel collegio di Siena - scrive su twitter il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida - Per sistemare le loro poltrone si può votare. Per dare agli italiani un Parlamento legittimato invece ci sono i contagi».
In realtà il motivo che spinge il leader del Partito democratico a valutare la possibilità di candidarsi è fondamentalmente uno: Letta è ben conscio del fatto che l’elezione del prossimo presidente della Repubblica è uno snodo fondamentale per la politica italiana. E un conto è essere in Parlamento quando i giochi del Colle si apriranno, tutt’altro è esserne fuori, con dei senatori e dei deputati che non sono stati scelti da lui e che in parte non rispondono all’attuale segreteria.