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Speranza menagramo anche per Italia-Inghilterra. Per lui c'è pure la variante Wembley

Francesco Storace
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A Roberto Speranza non basta mai. Con quella faccetta un po’ così ci accompagna tristemente da gennaio 2020. Le sue apparizioni televisive in tempo di pandemia assomigliavano ai gatti neri che ci attraversano la strada. Ma si supera alla vigilia di Italia-Inghilterra.

Perché non può fare a meno della sua comparsata antiCovid. Ora abbiamo quella che chiamerebbe volentieri la variante Wembley e quindi dobbiamo essere cauti. Se l’Italia vince “è una bella gioia dopo mesi terribili”. E ci mancherebbe. 

 

Ma poi il ministro della Salute non si sottrae alla sua consueta postura da menagramo: “Anche in questi momenti di orgoglio nazionale non dimentichiamo mai che la nostra ’partita’ per sconfiggere il Covid non è ancora vinta. Sosteniamo i nostri campioni con responsabilità, ricordando le regole del distanziamento e utilizzando correttamente le mascherine”.

 

Immaginiamo quale sarà la reazione della tifoseria. Dobbiamo toglierci la bandiera dalla mano per fare gli scongiuri? Tutto giusto, per carità, ma davvero Speranza può intossicarci la vigilia con i suoi ammonimenti? Almeno per la finale lasciateci in pace. O meglio: è ovvio che bisogna stare attenti, ma se l’Italia vince non dovremo abbracciarci signor ministro?

 

Qua ci vuole un vaccino anche contro la jella. Perché sembra quasi di capire che per evitare il Covid convenga perdere. Vuole infettare gli inglesi, ‘sto ministro.

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