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Riforma giustizia, Mario Draghi fa tremare Patuanelli e il M5S: “Astensione? Me ne ricorderò”

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Il comportamento del Movimento 5 Stelle sulla riforma della giustizia sta mandando su tutte le furie Mario Draghi. “L’orientamento è quello di astenersi” spiegavano fonti parlamentari pentastellate prima del Consiglio dei Ministri che discute sulla riforma del processo penale. Da parte dei grillini la volontà è quella di prendere tempo e quindi di non votare contro, ma neanche avallare gli emendamenti che dovrebbero essere presentati dal responsabile della Giustizia, Cartabia. Il Guardasigilli però, stando ad altre fonti, potrebbe limitarsi a un’informativa. I ministri M5s hanno ricevuto il testo ma ancora non è stato visionato dai gruppi. C’è stato un primo passaggio tra i ’big’ del Movimento, durante una riunione alla quale hanno partecipato i ministri, i capigruppo e l’ex ministro Bonafede. 

 

 

Una parte dei parlamentari ritiene che non occorra alzare le barricate, meglio arrivare a una discussione direttamente in Aula. Un’altra, invece, punta il dito su quello che viene considerato uno stravolgimento della riforma Bonafede. Anche le altre forze politiche non hanno ricevuto gli emendamenti ma il dibattito è aperto solo nel Movimento 5 stelle, considerato che gli altri partiti sono soddisfatti del lavoro portato avanti dal ministro di via Arenula. Il meccanismo prevede che il decorso della prescrizione del reato si interrompa con la sentenza di primo grado, come previsto dal testo Bonafede ma poi si interviene sulle fasi processuali. Ovvero se non si completa l’appello entro due anni (un anno per la Cassazione) muore il processo.

La presa di posizione dei Cinquestelle ha fatto sobbalzare Mario Draghi dalla sedia. “Se vi astenete me ne ricorderò…” l’avvertimento del Premier a Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Draghi, secondo Dagospia, ha anche sottolineato all’esponente grillino che la riforma della giustizia è alla base del Recovery Plan: senza modifiche non arriveranno soldi dall’Europa.

 

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