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Ddl Zan, il pentimento di Rocco Siffredi: "Ho sbagliato". Affondo sui gay pride: "Inutile pagliacciata"

Il ddl Zan approderà nell'aula del Senato il prossimo 13 luglio, ma intanto c’è chi fa marcia indietro tra coloro che avevano aderito alla campagna social in favore del disegno di legge. In un’intervista a Libero Rocco Siffredi, il più noto tra i pornoattori italiani, ammette il proprio errore nell’aver postato su Instagram una foto in segno di appoggio al testo sull’omofobia: “Ho sbagliato e non lo rifarei più. Ho aderito senza conoscerne i contenuti, ma forte del mio essere contrario a qualsiasi forma di violenza contro gli omosessuali e il bullismo. Ma mi sono accorto che a continuare a parlarne si ottiene l'effetto contrario. Si istiga la gente a dare contro. Rispettiamo le libertà individuali senza strumentalizzarle. Dico basta anche all'inutile pagliacciata dei gay pride. Se vogliamo chiamarla festa ci sto, ma se dobbiamo chiamarla manifestazione per l'identità dei diritti gay dico che mi avete rotto il ca**o”.

 

  

 

“Sì, ha capito bene - dice Siffredi al giornalista quasi incredulo per la forte presa di posizione - . Ognuno dovrebbe vivere la propria sessualità come ca**o gli pare e non fare il pagliaccio. Di questo passo tra un po' ci sarà pure l'eteropride, tutti a rivendicare la propria normalità. S'immagina il caos?”. Nel frattempo l'assemblea di palazzo Madama ha respinto la proposta alternativa che prevedeva la calendarizzazione il 22 luglio e ha deciso di andare in Senato il 13 luglio.