Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Una legge per difendere i renziani, Senaldi sfotte Italia Viva

Giorgia Peretti
  • a
  • a
  • a

Si discute attorno al ddl Zan negli studi di Coffee Break, nella puntata di martedì 6 luglio. Il programma di approfondimento mattutino condotto da Andrea Pancani, su La 7, ospita Pietro Senaldi. Il condirettore di “Libero” non si lascia sfuggire l’occasione di sbeffeggiare l’ultima mossa di Matteo Renzi.

Dopo il voltafaccia del leader di Italia Viva, al disegno di legge contro l’omotransfobia in molti ipotizzano un possibile avvicinamento all’area di centrodestra. “Renzi è la quarta gamba del centrodestra?”, questa la domanda che riecheggia nel salottino di Pancani. Senaldi ironizza così: “Secondo me bisognerebbe, siccome siamo in tema di difesa delle minoranze, Renzi ha detto che ha ricevuto minacce di morte. Ecco io farei una legge per difendere i Renziani che in Italia sono meno degli immigrati, meno degli omosessuali, meno delle lesbiche, meno di tutte le minoranze che noi adesso ci affanniamo a difendere. Ora il “Renziano” è il nuovo bersaglio dei media e dell’opinione pubblica quindi, bisogna assolutamente fare l’aggravante per tutti coloro che seguono Renzi”.

 

 

 

 

 

Ma nel suo discorso non risparmia nemmeno l’ex partito del leader di Italia Viva, il Partito Democratico: “Io non vedo perché il Pd, che ha il 18% che gli ha portato Matteo Renzi, tra l’altro, debba avere tutta questa voce nella definizione del Presidente della Repubblica, essendo il terzo o il quarto partito in Italia e il secondo come consistenza parlamentare. Ma poi si è sfasciato e non è neanche più secondo come consistenza parlamentare. A me sembra, come scrive anche Marcello Sorgi che ne capisce abbastanza dei retroscena politici su La Stampa di oggi, mi sembra che qui sia un movimento di pensiero che voglia portare Mario Draghi al Quirinale e sostituirlo con un tecnico di gradimento di Draghi. Attorno a quel tecnico si compatterà la maggioranza anche ma soprattutto di centrodestra. Così i giudici, la sinistra l’Europa che non si fidano di Giorgia Meloni e Matteo Salvini perché questi abbiano più consenso degli altri e quindi questi devono governare attraverso un personaggio che goda della credibilità internazionale. E che possa, diciamo così, non essere oggetto di attacchi della magistratura come sempre avviene quando il centrodestra vince le elezioni o del Pd che non si capisce perché sono quattro gatti giusto due in più dei renziani e vogliono comandare l’Italia.”

Dai blog