"Ci stanno fregando" il terrore dei fedelissimi di Conte. Grillo commissaria Giuseppi, i retroscena choc sul M5s
Lo scenario della partita tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo cambia continuamente e non si capisce più chi dà le carte. Dopo la nomina dei sette saggi, da parte del garante del Movimento 5 Stelle, e il ritorno al tavolo delle trattative ripartono le accuse reciproche e le strategie per evitare di lasciare all'altro il completo controllo della galassia grillina.
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In un primo momento doveva essere oggi lunedì 5 luglio, al più tardi domani, il faccia a faccia tra Conte e Grillo eppure oggi si parla di tempi lunghi per l'intesa, "forse persino due settimane" scrive il Corriere della sera che riporta in un retroscena le parole dei fedelissimi dell'ex premier e i parlamentari pronti a tradire i propri partiti per seguire l'avvocato del popolo: "E se ci stessero fregando?", è la frase che serpeggia tra i Contiani.
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Il timore è chiaro: "Giuseppe doveva andare per la sua strada e farsi il partito, invece si è voluto fidare. Il rischio è che esca da questa trattativa molto indebolito, se non commissariato. Perché ora l'immagine all'esterno è che Fico e Di Maio sono i veri padroni del Movimento", spiega un senatore.
Il piano B di Grillo, che potrebbe scongelare le elezioni del Comitato direttivo e candidare alla guida del M5S un big come Lugi Di Maio, Roberto Fico o addirittura Virginia Raggi, terrorizza i pro-Giuseppi.
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Lo spazio di manovra è ridotto, Conte ha espresso soddisfazione per la vittoria della "mediazione" ma ha anche detto che certi "punti fermi" non si toccano. Insomma, uno vuole una leadership peina e non "dimezzata", l'altro non vuole dare pieni poteri e continuare a indirizzare la politica del Movimento. "Come si parte, si parte male" dicono i contiani più pessimisti convinti che Beppe voglia una sola cosa: mettere all'angolo Giuseppi. Insomma la tempesta è ancora in corso e la nave grillina è in alto mare. Rischiano di naufragare tutti.