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In Onda, "ma di chi è Rousseau?". Caos M5s, Giovanni Floris sbotta a ridere e affonda Beppe Grillo

Giada Oricchio
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A “In Onda”, mercoledì 30 giugno, l’approfondimento politico di LA7, Giovanni Floris mette all’angolo Beppe Grillo: “E’ più lucido Conte. Per vincere devono guardare alla Meloni” e non trattiene una risata sulla credibilità della piattaforma Rousseau “riaperta” dal padre fondatore del Movimento per stabilire chi debba essere il garante dei 5 Stelle.

La partita a scacchi tra Conte e Grillo con videomessaggi a distanza sta monopolizzando l’attenzione mediatica. A “In Onda”, il giornalista Giovanni Floris mette l’accento su due particolarità della diatriba per il controllo del M5S o di quello che ne resta: “In politica ci sono stati tanti scontri: Berlusconi-Fini, Renzi-Letta, Salvini-Bossi, ma questo è diverso per due ragioni. La prima è che viene tolto il terreno del confronto, Grillo nega il voto su chi ha ragione cioè se sia meglio lui o Conte e la seconda è che nessuno ha mai avuto una visione anti-sistema come quella di Beppe Grillo. Grillo vive di caos e nel caos. Ha avuto il merito di aprire un mondo politico molto chiuso all’ingresso dei nuovi, degli outsider. Nel momento in cui nega però un ruolo a un outsider riporta la politica indietro, alle caste. Grillo sarà costretto a tornare alla linea politica dell’antisistema e a riscivolare verso Casaleggio e Di Battista. Per Conte, invece, si apre un periodo di costruzione politica. E’ come se avesse trovato il biglietto della lotteria perso da Segni anni fa. In questo momento mi sembra più lucido di Grillo e rappresenta l’evoluzione del M5S, non sarà mai quello delle origini. Conte deve guardare alla Meloni, lei crea e raccoglie”.

Ma è una domanda di Concita De Gregorio sulla piattaforma Rousseau a suscitare l’ilarità di Floris: “Di chi è la proprietà di questa piattaforma dopo la lite giudiziaria?” e il conduttore di “DiMartedì” scoppia a ridere: “E il bello è che se la litigano per non poterla usare, mentre quando c’è da votare sullo Statuto pensano ad altro. E’ un altro capolavoro”.

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