governo diviso
Non c'è accordo sul Ddl Zan, martedì il nuovo round in Aula
Nessun accordo sul Ddl Zan, restano le distanze e tutto è rinviato alla settimana prossima. «Ci rivedremo martedì prossimo e da lì cominceremo a parlare di un’ipotesi condivisa, eventualmente». Così il presidente della Commissione giustizia del Senato, il leghista Andrea Ostellari, al termine del tavolo di maggioranza sul Ddl Zan: tavolo che si aggiornerà martedì prossimo alle 11, prima della convocazione nel pomeriggio dell’Aula che voterà sulla calendarizzazione del provvedimento.
Dalla riunione è uscita la conferma del Ddl Zan come testo base, mentre è stata respinta la proposta di Lega e Forza Italia di unificarlo al testo Ronzulli. Entro venerdì prossimo potranno essere presentate le proposte di modifica al testo, su cui Ostellari proverà a fare una sintesi. «Le audizioni continuano, intanto registriamo questa linea di lavoro che portiamo avanti e che poi martedì verificheremo - spiega - Farò una raccolta delle varie proposte e poi ne parleremo tutti assieme martedì» aggiunge l’esponente del Carroccio, sottolineando che le proposte di modifica riguardano gli articoli 1, 4 e 7 del Ddl e precisando: «Non abbiamo parlato della nota della Santa Sede, abbiamo parlato del testo».
Obiettivo di Pd, M5S e Leu, confermato al termine del tavolo, è di portare il testo in aula nella settimana del 13 luglio, per approvarlo così come è uscito dalla Camera: «Noi stiamo ribadendo quanto detto in questi giorni, per noi è importante avere una data certa per l’approdo in aula che abbiamo definito nella settimana del 13 luglio, per questo chiederemo il voto di calendario il 6. Su questo le altre forze, quelle di centrodestra, non sono ancora disponibili e vedremo come evolverà la situazione. L’altro punto per noi fondamentale è che il testo base sia il Ddl Zan, quello votato alla Camera, non gli accorpamenti con il ddl Ronzulli-Salvini»: così la capogruppo del Pd a Palazzo Madama Simona Malpezzi.
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Mentre la senatrice M5S Alessandra Maiorino commenta: «L’esito di questo tavolo è che le date rimangono invariate, il 6 si vota il calendario e si va in aula il 13. Sono state proposte delle modifiche, a dir la verità la Lega intenderebbe modificare tutti gli articoli, quindi non c’è niente che le va bene di questa legge; Italia Viva ne ha proposte tre in particolare e anche Forza Italia qualcuna. Ci rivedremo per parlare di queste modiche ma noi abbiamo sempre detto che il testo di legge per noi va bene così com’è».
«L’unica cosa certa è che martedì 6 luglio alle 16.30 si vota il calendario: sono state avanzate delle proposte ed è un passo in avanti che il centrodestra abbia accettato che si parta dal Ddl Zan» sottolinea la senatrice di Leu Loredana De Petris.