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La Raggi imita Renzi. Poi quella brutta gaffe sulle buche di Roma

Giada Oricchio
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“Ventisette anni insieme...choc because...”. Virginia Raggi sorprende Francesca Fagnani, la conduttrice di “Belve”, il programma di interviste di Rai2, venerdì 25 giugno. Poi la brutta gaffe sulle buche di Roma.

Se Virginia Raggi fosse una belva, sarebbe “la lupa simbolo di Roma e capobranco dei miei cuccioli che sono i cittadini di Roma”. Inizia in maniera soft l’intervista one-to-one con la padrona di casa Francesca Fagnani e si capisce subito che la sindaca, ricandidatasi per il secondo mandato, ha un’aria diversa: è rilassata, sta meno sulla difensiva, non è imbalsamata e non dà la solita sensazione di essere distesa su un letto di chiodi da fachiro. Un diktat del suo nuovo consulente alla comunicazione Maurizio Costanzo: “Mi ha consigliato di essere più me stessa, più la Virginia persona e in questo ha ragione. Risulto molto fredda nelle interviste perché sono sempre in modalità kombat, in realtà sono una persona tranquilla e disponibile”.

Virginia Raggi ritiene di non aver fatto male nei primi 5 anni di amministrazione di Roma: “I cinghiali sono un tema italiano. Sono arrivati anche a Formello il cui sindaco è leghista e in Liguria. Se ne devono occupare le Regioni (come la spazzatura, nda). Noi sindaci chiediamo che vengano sterilizzati. Ho subito tanti attacchi in questi anni. La targa sbagliata, la foto dell’Arena anziché del Colosseo...era sempre colpa mia, sono cresciuta a pane e mazzate e ho fatto la corazza. Ho ricevuto colpi bassi dentro e fuori dal Movimento in maniera uguale. Non le faccio i nomi, tanto gli amici che hanno tradito lo sanno perfettamente. Però non ho mai pensato di mollare, non ho mai pensato "non ce la faccio, basta", ma ho pensato spesso "caspita, è difficile, ce la farò?". La sindaca ammette che non ripeterebbe il gesto delle arance per il suo predecessore Marino (“adesso ci confrontiamo su un sacco di temi”) e che “se avessi avuto soldi, avrei fatto di più. Mi sono ritrovata tanti debiti”.

Quando la Fagnani le domanda delle buche che tappezzano la Capitale, la prima cittadina di Roma commette uno scivolone imperdonabile: “Eh sì, la discussione dei miei avversari si è incentrata sulle buche, tema di alta caratura politica” e la conduttrice la gela: “Beh ma c’è gente che c’è morta, io non scherzerei tanto...non mi sembra il caso, non è argomento secondario. Buche, autobus in fiamme, il caos per la pioggia intensa e anche la vicenda dei parenti che non hanno potuto seppellire i cari”. Imbarazzo e borbottio per il passo falso. Meglio parlare d’altro, ad esempio del titolo del quotidiano Libero “patata bollente”: “Siamo in causa, con Feltri ci vedremo la prossima settimana in tribunale. All’inizio sono stata male, mi attribuivano relazioni con tutti gli uomini che passavano per il Campidoglio e io pensavo "non ho nemmeno il tempo per avere tutti questi amanti"...marito sto scherzando! E’ stata dura”.

 

 

 

 

Se l’attività da sindaca è un camminare sulla brace, sui carboni ardenti, la vita privata è una piccola oasi. Virginia Raggi si lascia andare: “Ho tanti sensi di colpa per mio figlio Matteo, sento di aver perso dei pezzetti della sua vita. Mio marito non fu geloso quando presi più voti di lui. La lettera pubblica? Pensai "anche un po’ meno". Ci sono stati momenti difficili, ma siamo tornati insieme, in questi giorni festeggiamo 27 anni insieme”, “Cosa?! Ventisette anni? First reaction shock!” commenta la Fagnini sorpresa e la Raggi imita Renzi: “Shock because...”. La Raggi si piace a giorni alterni e le orecchie “evidenti” non le cambierebbe per tutto l’oro del mondo (“mi caratterizzano”). Nessun piano B in caso di mancata rielezione, è presto per pensarci. E non si dà nemmeno un voto: “Me lo daranno i cittadini. Lavoro dalla mattina alla sera e ho la coscienza a posto.

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