scintille in tv

"Lei non sa nulla mi stia a sentire", così De Masi s'infuria con la Sardone

Giorgia Peretti

Scintille tra Silvia Sardone e Domenico De Masi nella puntata di sabato 26 giugno di “Coffee Break”. Il talk show mattutino sotto la conduzione di Andrea Pancani, in onda su La 7, apre la trasmissione dedicando ampio spazio al tema del lavoro. Tra proroga del blocco dei licenziamenti, reddito di cittadinanza e il ruolo dei navigator si accende lo scontro tra l’eurodeputata della Lega e il sociologo.

Le figure che gravitano attorno alla misura del Rdc, per la Sardone quella dei navigator è un totale fallimento, e sulla questione esordisce così: “Quelli che dovevano portare avanti le politiche attive del lavoro erano i navigator. Ormai a casa quando sentono questa parola già gli girano le scatole perché stiamo parlando di persone che di fatto in questo anno di pandemia, come era prevedibile, non hanno fatto praticamente nulla. Tutto quello che ci doveva essere attorno al reddito di cittadinanza non è mai stato portato avanti. Ci sono migliaia di persone in Italia che percepiscono il reddito di cittadinanza e non hanno mai visto attivato un solo progetto su di loro”.

  

In merito al sostegno statale si inserisce Domenico De Masi, convinto sostenitore della misura si schiera a protezione dell’operato svolto in questi mesi da queste figure: “La vicenda dei navigator non è disdicevole per i navigator perché è stato fatto un normale concorso con la richiesta di almeno 107 come voto di laurea ma se ne sono presentati 35 mila e gli assunti hanno quasi tutti 110 o 110 e lode nel corso di laurea, più l’inglese. Nel milione di persone che avrebbero dovuto trovare lavoro tramite i centri per l’impiego 325 mila hanno trovato lavoro. Ora, sono molti o sono pochi quelli che hanno trovato lavoro? Sono quanto la Fiat, l’Ilva, la Barilla, l’Enel messi insieme. Quindi non è un numero da poco e tutto questo è stato fatto in meno di un anno da parte dei navigator, che hanno avuto tutti contro".

La Sardone, nel mentre, sorride si copre il volto con la mano e scuote il capo. Il professor De Masi se ne accorge e si scalda: “L’onorevole ride ma c’è poco da ridere eh. Parla di cose che non sa, cosa ride? – poi ripete- Ma lei non sa nulla di questo ha detto tutte sciocchezze, stia a sentire me”. I toni si scaldano, le voci continuano ad accavallarsi e il collegamento dell’eurodeputata della Lega salta poco prima però fa un gesto eloquente con la mano a De Masi: “ma cosa sta dicendo?”