Regione Lazio, "false presenze di Nicola Zingaretti". L'inchiesta segreta: c'è già un indagato
Va avanti coperta dal più stretto riserbo ma l'indagine c'è e rischia di terremotare la Regione Lazio. L'inchiesta segretissima è quella sulle false presenze del governatore Nicola Zingaretti che è finito nel mirino della Procura di Roma per alcune presunte giustificazioni non corrispondenti al vero quando era in corso il Consiglio regionale.
A sganciare la bomba sul presidente della Regione Lazio è il quotidiano La Verità che nell'articolo di Giacomo Amadori, in edicola oggi venerdì 25 giugno, scrive: "L'ex segretario del Pd è una specie di fantasma (così lo definiscono diversi oppositori) con il dono dell'ubiquità: riesce a contribuire al raggiungimento del numero legale anche quando non c'è usando l'escamotage dell'attività istitizionale". Ma in diverse circostanze sarebbe stato facilmente verificabile - tramite la tv e i social - che Zingaretti fosse impegnato in dibattiti politici o che fosse in giro per l'Italia a fare campagna elettorale per il Pd di cui era segretario.
Uno stretto collaboratore del presidente sarebbe già stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di falso. Adesso però la Procura ha messo sotto inchiesta chi ha presentato le giustificazioni del presidente "per impegni istituzionali".
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