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Le discoteche riaprono col green pass, il Cts dà l'ok

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«L’apertura delle discoteche, può essere considerata laddove i protocolli prevedano che: le attività siano limitate ai contesti che possano garantire lo svolgimento esclusivamente all’aperto; l’ingresso sia essere limitato ai possessori di un certificato verde valido che non può essere sostituita da autocertificazione; l’affollamento non possa superare il 50% della capienza massima ivi incluso il personale di servizio e dipendente». Queste le principali raccomandazioni emanate dal Cts per la riapertura delle discoteche. Inoltre non potrà accedere chi avrà una temperatura superiore a 37,5 o sintomatologia compatibile con Covid-19. Infine deve essere garantito «il tracciamento degli utenti» presenti e le eventuali attività di ristorazione e bar devono «essere soggette alle regole già vigenti».

 

 

 

 

Nel dare il proprio parere, il Cts sottolinea come «il quadro epidemiologico attuale sia caratterizzato da una circolazione contenuta del virus SARS-CoV-2 nel territorio nazionale ma allo stesso tempo stia emergendo progressivamente la variante delta che secondo ECDC è destinata diventare dominante nei paesi europei nei mesi estivi». «Quest’ultima - si legge nella nota diffusa dal Cts - è caratterizzata da una capacità di trasmissione significativamente più alta rispetto alla variante Alfa e richiede, per ottenere un’efficace protezione, il completamento dell’intero ciclo vaccinale».

Inoltre per quanto riguarda le discoteche, Il Cts evidenzia come siano tra le attività «a maggior rischio di trasmissione e come anche nel passato recente sia stata confermata questa tipologia di rischio». E «gli utenti di queste tipologie di attività in larga parte appartengono alle fasce di età più giovani che allo stato attuale sono tra quelle con le coperture vaccinali più basse in particolare se ci si riferisce al ciclo vaccinale completo e rappresentano anche i soggetti intrinsecamente più suscettibili a diffondere la variante Delta caratterizzata da maggior capacità infettante rispetto alle varianti attualmente in circolazione».

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