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Scontro totale sul ddl Zan, tra Borgonovo e Murgia scoppia la rissa

Giorgia Peretti
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Scoppia la rissa nel salottino di Lilli Gruber. Il talk show dell’access prime time di La 7, apre la puntata di mercoledì 23 giugno con le parole in Senato di Mario Draghi in merito al Ddl Zan: “Voglio dire solo una cosa, senza entrare nel merito. Il nostro è uno Stato laico, il Parlamento è libero di discutere, non siamo in uno Stato confessionale”. Ovviamente, il tema sul tavolo della conduttrice sono gli appunti sollevati dal Vaticano in merito al disegno di legge contro l’omostransfobia, che violerebbe il Concordato con lo stato italiano. Lo scontro si accende tra Francesco Borgonovo, firma de La Verità e la scrittrice Michela Murgia. L’ipotesi di una modifica al testo ancora non è stata ancora esclusa, su questo la Murgia: “La legge istituisce che quella omofobica, transfobica verso le persone disabili e le donne perché tratta anche di misoginia venga trattata come una discriminazione. Quello che non si vuole che venga scritto è che queste categorie subiscono delle discriminazioni c’è tutta una parte di mondo che dice che non è vero e che non si verifica. Nel momento in cui si nega il fenomeno non si vuole che esista una legge che il fenomeno lo certifica. Quando dicono che vogliono modificare il testo in realtà vogliono fermare la legge”.

 

 

 

 

A rispondere alle parole della scrittrice di sinistra è il giornalista de La Verità: “Ci sono già gli strumenti legislativi per punire questi reati. Nessuno dice che non esistono queste discriminazioni. Il problema è l’introduzione all’identità di genere che di fatto cancella la differenza sessuale e istituisce una fluidità molto problematica a livello legislativo. È ridicolo anche a livello di scrittura che le donne siano equiparate alla minoranza perché non sono una minoranza. In più è una copertura anche un po’ offensiva che siano inseriti i disabili che sono stati messi per coprire e dire: ci sono i disabili non potete non votarla!” Poi continua: “Voi volete inserire all’interno della legislazione l’identità del genere…” Nel frattempo, al dibattito si introduce la conduttrice: “Voi chi?”. “La Murgia e i sostenitori del ddl Zan -prosegue Borgonovo- sono a favore di una legge che introduce una fonte continua di finanziamento alle associazioni Lgbt che devono andare a fare formazione nelle scuole compresa la giornata contro l’omotransfobia e il concetto di identità di genere”. Il dibattito si scalda, le voci in studio si accavallano, Borgonovo spiega: “non è attraverso le leggi che elimini i sentimenti d’odio”. La Murgia si scalda: “Allora eliminiamo la giornata della memoria. È con la formazione che sradichi i pregiudizi, in questo caso degli ebrei”. Borgonovo chiosa: “C’è una piccola differenza. Spiegare ad un bambino che l’olocausto è un abominio e spiegare ad un bambino che non soltanto le donne partoriscono c’è una differenza che per me è abissale.”

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