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"Ventitrè anni di processi e nessuno ha chiesto scusa. Firmo per il referendum sulla giustizia"

Il 2 luglio parte la campagna lanciata da Radicali e Lega. Il vicedirettore de Il Tempo spiega perché la sosterrà

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Francesco Storace ponto a firmare i referendum sulla giustizia. Il vicedirettore de Il Tempo spiega perché in un editoriale pubblicato dal sito 7Colli. "Nessuno mi ha restituito quanto mi hanno tolto" dice Storace, che sulla sua decisione di firmare a sostegno della campagna referendaria che partirà il prossimo 2 luglio in tutte le piazze d'Italia, dice: "E' una vergogna sentire l’associazione magistrati inveire proprio contro i referendum sulla giustizia, promossi da Salvini e dai radicali (quasi un omaggio postumo alla memoria di Marco Pannella). Dice Matteo Salvini che è incredibile che si minacci chi promuove la consultazione e chi vuole firmare. Ed ha ragione. Così come ha ragione il radicale Maurizio Turco quando invita i magistrati ad arrestarci tutti. Ormai siamo alla lesa maestà, è non si rendono conto di quanto male continuano a fare alla loro reputazione". Poi Storace indugia sulla propria vicenda personale: "Per la bellezza di 23 anni tra inchieste e processi che mi sono dovuto cibare e non parlo della diffamazione che fa bella mostra di sé negli archivi giudiziari personali di ogni cronista di questo paese. Ma sette anni di processo per il Laziogate con conseguenti sconfitta alle regionali del Lazio e dimissioni da ministro non li dimentico nonostante l’assoluzione. Nessuno ha pagato. Non scordo sette anni di inchieste (per corruzione!, maledetti) sulla sanità laziale, finiti col completo proscioglimento addirittura e solo il giorno prima che scattasse la prescrizione. Nel mirino, ma nessuno ha chiesto scusa. E non digerisco ben nove anni di processo Napolitano finiti con l’assoluzione dopo la mia rinuncia alla prescrizione, cari grillini.. Ventitré anni tra processi e inchieste. Napolitano ha taciuto. Ventitré anni di magistrati, avvocati, carabinieri e cancellieri. Per carità, dovrò pure ringraziarli per non essermi fatto la galera. Ma è normale un sistema che ti perseguita per un tempo infinito per ogni processo o inchiesta che decide di muovere a tuo carico?". Per questo Storace annuncia: "Sì, firmo quei referendum perché non mi è affatto passata. Voglio che chi sbaglia paga".

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