Mascherine su fino a metà luglio, Salvini va da Draghi: in Francia e Germania le hanno tolte, non sono matti
Incontro in corso a Palazzo Chigi tra Matteo Salvin e il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il segretario della Lega ieri aveva chiesto al premer di parlare della proroga dello stato di emergenza e dell’obbligo delle mascherine all’aperto, che secondo Salvini potrebbe essere tolto come in altri paesi Ue. Secondo l'orientamento del governo la data scelta per la "liberazione" è il 15 luglio, a partire da quello giorno cadrebbe l’obbligo di indossare il dispositivo all'aperto ma resterebbe il dovere di portare con sé la mascherina.
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"Non è che voglio che finisca lo stato di emergenza", ha detto Salvini prima di incontrare Draghi, "Io prendo atto della realtà. In queste ore c'è un dibattito anche sulle mascherine, in Germania, in Francia. Loro le hanno tolte, non penso che siano dei matti, da Israele alla Norvegia. Io prendo atto della situazione, la gente si è comportata bene, il piano vaccinale sta correndo".
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Il leghista a Radio anch'io su Rai Radio 1 ha detto che si discute di "uno stato di emergenza che nei fatti non c'è". E quindi non è giusto "lasciare a luglio e agosto con 40 gradi all'ombra anche all'aperto l'obbligo di mascherina".
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Sulle discoteche Salvini ha detto: "Domani si esprimerà il Cts: se ci sono protocolli di sicurezza è meglio un divertimento sano, sicuro e numericamente controllato e testato che non il caos, gli assembramenti, i rave abusivi in spiaggia o pineta". Sul commissario Figliuolo "contiamo che per fine luglio abbia assolto al suo compito, il Cts può rimanere in stand by e non è che dobbiamo avere un Cts per sempre. Gli italiani si sono comportati bene, con responsabilità, è il momento di guardare avanti", dice il leader leghista.