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Green pass europeo da luglio: come funziona e dove richiederlo

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Benedetto Antonelli
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La Ue approva definitivamente il regolamento sul green pass europeo. È il certificato digitale che servirà per muoversi liberamente tra i Paesi dell'Unione. Entrerà in vigore il primo luglio. A firmare il regolamento sono stati ieri la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli, e il primo ministro portoghese, Antonio Costa, in rappresentanza di tutti gli Stati membri. Il green pass, ha detto la von der Leyen, «semplificherà i viaggi nell'Unione e restituirà agli europei le libertà che apprezzano così tanto. I cittadini vaccinati, guariti dal Covid-19 o con risultato negativo del test avranno diritto a riceverlo. Deve essere riconosciuto ovunque nell'Ue» a partire dal primo luglio. Il governo italiano sta già preparando il decreto per adeguarsi al nuovo regolamento europeo.

Nella bozza messa a punto dalla presidenza del Consiglio, di concerto con i ministeri della Salute, dell'Innovazione tecnologica e la transizione digitale e delle Finanze, in vista del prossimo Cdm, si legge che le «certificazioni verdi Co vid -19», dette anche «green pass», rilasciate «in conformità al diritto vigente negli Stati membri dell'Unione europea sono riconosciute come equivalenti a quelle rilasciate in ambito nazionale, se conformi ai criteri definiti con circo lare del ministero della Salute».

Inoltre, sarà scaricabile via web, «attraverso un sito dedicato», con il «fasciciolo sanitario elettronico», ma anche sull'app Immuni o Io. Il testo è formato da 20 articoli e contiene la normativa sul certificato che, a partire dal primo luglio, aiuterà i viaggiatori all'interno dell'Ue che lo detengono ad evitare di essere sottoposti a test o quarantene quando viaggiano all'interno dell'Unione, contribuendo così al graduale ripristino della libertà di circolazione in Europa, di fatto limitata dalle restrizioni introdotte dagli Stati per ragioni di salute pubblica. Dal primo luglio, quando entrerà in vigore il regolamento approvato oggi, il green pass sarà un diritto per tutti i cittadini Ue che abbiano i requisiti già elencati dalla von der Leyen: ovvero, per chi è stato vaccinato, per chi è guarito da coronavirus e per chi si sottopone a un test effettuato entro 48 ore e risulta negativo.

Affinché sia valido, i vaccinati dovranno attendere due settimane dalla somministrazione della seconda dose nel caso di Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Nel caso di Johnson & Johnson, ovviamente basta la prima dose non essendo previsto il richiamo. Chi è guarito dal Co vid potrà ottenere il green pass dopo un'unica dose di vaccino. Il certificato sarà rilasciato dalle autorità nazionali gra tuitamente, in formato digitale o cartaceo e avrà un codice Qr per verificarne autenticità in tutta Europa. Gli Stati al loro interno potranno rilasciare green pass con regole meno restrittive, ma non verranno riconosciuti dall'Europa. Intanto, già da oggi una nuova serie di attività tornerà a riaprire, anche in zona gialla. Il calendario della ripartenza post Covid prevede la ripresa di feste e ricevimenti per i matrimoni. Per partecipare sarà obbligatorio il certificato di vaccinazione, o quello di avvenuta guarigione o un tampone negativo nelle 48 ore precedenti.

Via libera anche a fiere, cerimonie e parchi tematici. Ancora nessuna data invece è prevista per le disco teche, situazione che nelle ultime settimane ha scatenato le proteste degli operatori. Il confronto tra associazioni di categoria e ministero della Salute sta andando avanti in cerca di un'intesa soprattutto sulla questione dei protocolli sanitari da dover rispettare. Nell'attesa ci pensa però Matteo Salvini a cerchiare di rosso una data: «Dal primo luglio diritto al lavoro per tremila imprese e centomila lavoratori, insieme al diritto a un divertimento (sano e controllato) per milioni di giovani chiusi in casa da mesi».

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