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Letta disperato, in Calabria si mette nelle mani della Sardina

Pd ancora senza candidato. E spunta la Cristallo, che voleva rottamare il partito

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Tempi durissimi per il Partito democratico. Non bastassero le tensioni delle primarie a Roma - dove i fedelissimi dell'ex sindaco Ignazio Marino hanno accusato l'attuale candidato Roberto Gualtieri di essere stato uno degli artifici dell'uccisione politica del chirurgo - Enrico Letta non riesce a trovare pace neanche in Calabria. Ieri, infatti, il candidato in pectore del Pd Nicola Irto ha annunciato per la seconda volta il suo ritiro dalla corsa per la presidenza della Regione. E, stavolta, non ci dovrebbero essere ripensamenti.

A quanto riferisce Irto, a chiedergli di farsi da parte sarebbe stato il segretario in persona, Enrico Letta. Che, però, è saltato sulla sedia per questa ricostruzione. E ha rettificato sostenendo di aver soltanto chiesto a Irto di farsi latore di un allargamento della coalizione a società civile e grillini e, nel caso in cui non ne fosse stato capace, di aiutare a trovare una nuova soluzione.

Come che sia, ora in Calabria il Pd è punto e a capo. E Letta, anche per contraddire la narrazione sul "partito maschilista", avrebbe chiesto ai suoi di individuare una candidatura al femminile. Ed è qui che la faccenda si fa più interessante. Perché accanto al nome di Anna Falcone, giurista cosentina molto vicina a Luigi De Magistris, sarebbe spuntato anche quello di Jasmine Corallo.

A chi ha sollevato il sopracciglio chiedendosi di chi si tratta, basti ricordare che è lei una delle esponenti di punta del movimento delle "Sardine". Peraltro, tra i più critici proprio nei confronti del Partito democratico, al punto da inscenare l'occupazione del Nazareno di alcuni mesi fa. Insomma, Letta si metterebbe nelle mani di chi voleva rottamare il suo partito. Una sintesi perfetta dello psicodramma in cui queste amministrative si stanno trasformando per il segretario.

La soluzione della vicenda dovrebbe arrivare nei prossimi giorni quando Letta si metterà attorno a un tavolo con il leader in pectore del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte. Alla fine si potrebbe anche trovare la quadra intorno alla Falcone candidata governatrice e alla Cristallo in campo come aspirante consigliera. Ma il rebus appare ancora lungi dall'essere risolto.

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