L'Aria Che Tira, Virginia Raggi pronta a restare. Offende Vittorio e tende la mano a Giorgia Meloni
Virginia Raggi è stata l’ospite che ha chiuso la stagione televisiva del programma di LA7, “L’Aria che Tira”, venerdì 11 giugno. “Pronta a un secondo mandato: io sono l’alternativa alla Lega Nord. Mi auguro che Sgarbi non voglia fare l'assessore dal water”. Poi una frecciatina a Nicola Zingaretti: “Ci è rimasto male” e una a Maria Elena Boschi: “Quando ho subito attacchi sessisti, Giorgia Meloni è stata solidale, altre donne no”.
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La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha un’espressione fissa quando si presenta in televisione, quella sostenuta e diffidente di chi teme trappole e tranelli. E’ successo anche con Myrta Merlino che, fresca del nubifragio che ha mandato Roma sott’acqua, la stuzzica sul meteo: “Vado a riceverla con il gommone” e quando dà la parola a Paolo Sottocorona per sapere le previsioni del weekend: “Sono importanti, mi raccomando. Vedi che puoi fare. Ti ricordi che negli anni ’70 entrava acqua dal finestrino della tua Mini a Ponte Milvio? Ah, allora vuol dire che Raggi o non Raggi, Roma si è sempre allagata. Sindaca, si ricorda quel suo tweet sberleffo a Marino con lui ci vogliono i gommoni? Perché tutte le volte che piove succede un disastro a Roma?”.
Battute che la Raggi ha ascoltato con aria tra il sufficiente e l’infastidito prima di partire con la difesa di rito: “Tutte le volte no! C’è stata una precipitazione nota come bomba d’acqua. Nell’arco di 30 minuti sono caduti a Roma oltre 80 millimetri d’acqua, noi abbiamo un sistema di fognature costruito 100-150 anni fa che non consente di assorbire tutta quell’acqua insieme. Abbiamo un impianto di tubazioni vecchissime, molte le abbiamo cambiate, ma sono centinaia di km di tubazioni, bisogna programmare il lavoro perché occorrono anni. Ma stiamo già lavorando per ammodernare le fogne”.
E allora Myrta Merlino passa alla corsa per il Campidoglio riconoscendo alla sindaca che nessuno fece salti di gioia quando ad agosto dell’anno scorso annunciò che la ricandidatura. La Raggi si dice molto determinata grazie anche al sostegno di Conte e del Movimento 5 Stelle e con una punta di autocompiacimento ammette: “L’accordo tra PD e 5 Stelle su Zingaretti sembrava fatto? Beh Zingaretti ci è rimasto un po’ male. Io mi sto concentrando su Roma e sulle necessità dei cittadini, il resto sono chiacchiere di Palazzo”. E consapevole di essere già in campagna elettorale, picchia duro sugli avversari politici: “Avrei detto che il centrodestra è spaccato in due, in realtà ne mettono insieme tre per fare uno (michetti, Matone e Sgarbi,nd) e spero che Sgarbi non voglia fare il Ministro della cultura e del rinascimento dal water di casa sua! Ci ricordiamo tutti quelle foto, Roma non ha bisogno di foto nudi o sul water. Dice che a Roma ci vuole un miracolo? Le rispondo che io sono la vera alternativa alla Lega Nord che ci chiamava Roma ladrona, i romani non se lo scordano, così come non dimenticano il patto della pajata, ci sono dei treni che stiamo per prendere e sono quelli che del Recovery Fund, del Giubileo del 2025 e di Expo 2030 perché candideremo Roma a ospitarlo. Sono 10 anni di investimenti. Dobbiamo agganciare questi tre grandi eventi, io sono per la continuità altrimenti si paralizza tutto”.
La prima cittadina di Roma si riconosce una serie di meriti quando Myrta Merlino la incalza sul terzo mandato e dunque sul fatto che il limite dei due mandati sbandierato dal M5S è venuto meno davanti all’azione di governo: “L’esperienza che si fa sul campo è importante. Per fare il sindaco occorre un tempo più lungo di 4 anni, quando sono arrivata la macchina amministrativa non aveva il volante, le gomme, niente, si erano rubati tutto. Oggi le dico che Roma è una Ferrari, l’abbiamo rimessa insieme e dopo 5 anni sono in grado di guidarla. Ho l’esperienza giusta, mentre i candidati sindaci non si sono mai sporcati le mani”.
Donne solidali con altre donne? La Raggi non sposa la linea di Maria Elena Boschi che mai vorrebbe Giorgia Meloni Presidente del Consiglio: “Ho subito tanti attacchi sessisti e non mi è mai mancato un messaggio di solidarietà di Giorgia Meloni. Molte altre politiche italiane di altri schieramenti non lo hanno fatto. Ecco questo ha un significato. Se sarebbe un buon premier? Lei sta giocando la sua partita politica. Io sono stata la prima donna sindaca di Roma e le donne in politica stanno prendendo piede. Io ho le mie idee e su alcune cose mi trovo distante dalla Meloni, però è una donna molto determinata e onore al merito: ogni volta che io sono stata attaccata, lei mi ha sempre testimoniato solidarietà a differenza di altre!”. Chi ha orecchie per intendere intenda.
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