Letta non molla, così vuole mettere le mani nelle tasche degli italiani
Enrico Letta non molla, anche dopo il netto “no” di Mario Draghi sulla tassa di successione torna a parlarne nella puntata di giovedì 10 giugno de L’aria che tira. Il nuovo segretario del Pd, da 89 nove giorni alla guida dei democratici continua ad avanzare proposte lontane dalla reale necessità del paese per fronteggiare le difficoltà post pandemia. Dal voto ai sedicenni alla tassa patrimoniale agli italiani più ricchi del paese.
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Secondo Letta, sono l’1% dei contribuenti che avrebbero patrimoni da un minimo di 1 milione di euro a oltre i 5 milioni di euro, dove scatterebbe la sua ipotesi di aliquota massima del 20%. Non è bastata la risposta secca del premier Mario Draghi quando durante la conferenza stampa ha liquidato così la sua proposta: “Non è il momento di chiedere i soldi agli italiani ma è il momento di darli”.
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Letta ritorna all’attacco anche nel salotto di Myrta Merlino dove si dice pronto a lottare per questa tassa, secondo lui necessaria per offrire un futuro ai giovani meno abbienti. Si tratterebbe di una dote di circa 10 mila euro che servirebbe, sempre stando alle convinzioni di Letta, a promuovere l’istruzione e l’indipendenza dei ragazzi italiani. Ai microfoni di La 7 spiega così: “Questa cosa è una parte della nostra proposta fiscale, è per i più ricchi del nostro paese che diano un contributo ai più giovani". Poi continua: “Non è una paghetta questi 10 mila euro sono finalizzati per gli studi per aprire un’impresa e per offrire la possibilità di una vita indipendente con una casa propria.” La Merlino lo incalza: “Se l’aspettava la risposta netta di Draghi?”. “La risposta è stata questa perché gli è stata posta mentre stava presentando il decreto sostegni bis. Io ho spiegato a Draghi qual è la nostra proposta e lui ha capito…”, tenta di riprendersi. Infine, conclude: “Sappia che su questo tema io non mollo, anche perché vedo che la maggioranza degli italiani è a favore della proposta della dote ai diciottenni.” La conduttrice, infine, lo imbarazza: “Si me li mandi questi sondaggi così gli do un'occhiata anch’io”.