Stefania Bonaldi indagata per una porta difettosa. Rivolta dei colleghi sindaci: "Ora basta"
Sindaci in rivolta dopo l'avviso di garanzia arrivato a Stefania Bonaldi, prima cittadina di Crema, dopo che un bambino si è schiacciato due dita delle mano in una porta tagliafuoco mentre era all'asilo. Da tutta Italia le fasce tricolori si sono dette pronte a scendere in piazza, a Roma, per chiedere un cambio di passo e il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, ha annunciato: «Saremo al fianco della sindaca quando sarà in tribunale, ci costituiremo "parte civile"».
È stata la stessa Bonaldi, nel corso della seduta del Consiglio comunale, a comunicare all'aula di essere stata indagata, insieme con altre 3 persone: il bambino aveva infilato la mano nel cardine della porta tagliafuoco, che si era chiusa automaticamente, riportando lo schiacciamento del terzo e del quarto dito. Dopo un periodo di cure, lungo tre mesi, il piccolo è tornato a scuola e non ha riportato lesioni perenni. È la stessa Bonaldi a porre il tema della responsabilità dei sindaci: «La mia vicenda proprio perché non ha contorni drammatici si presta ad affrontare il tema delle responsabilità. Ora occorre trovare soluzioni normative».
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