a testa in giù
Dritto e rovescio, il libro di Giorgia Meloni a testa in giù: "Augurio di morte. Nessuna goliardia, è un crimine”
Al centro del dibattito della puntata di giovedì 3 giugno di Dritto e Rovescio c’è Giorgia Meloni. Il talk di approfondimento sotto la conduzione di Paolo Del Debbio, in onda su Rete4, torna a parlare della provocazione contro la leader di Fratelli d’Italia, che con la sua biografia “Io sono Giorgia” si ritrova a dover fare i conti con alcuni scaffali delle librerie, tra cui la Feltrinelli, “manomessi”. Al momento il libro della Giorgia Meloni è tra i più letti nonostante le molte critiche della sinistra e le campagne sui social che hanno condotto alcune persone a girare i volumi sui ripiani posizionandoli a testa in giù, chiara allusione a piazzale Loreto. In studio si discute sulla responsabilità dell’accaduto, è colpa delle librerie oppure è solo, seppur molto grave, il gesto isolato di qualcuno? A rispondere è Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia: "Non penso sia la Feltrinelli, ma credo sia il gesto di uno scemo che è passato, sarebbe gravissimo se la libreria l’avesse fatto” – spiega Donzelli. "Eh ma qualcuno li rigiri, quei libri"- incalza Del Debbio.
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Un altro ospite però, Giuliano Granato esponente di Potere al Popolo, sminuisce la gravità del gesto riconducendolo a mera goliardia: “Questa destra di oggi ha perso un po' di autoironia…”. I toni si scaldano ma Granato insiste: "Per anni questa destra ci ha parlato di goliardia di fronte a gente in divisa nazista. Il professore? Anche l’attore Jim Carrey aveva disegnato Benito Mussolini e Claretta Petacci a gesta in giù... Quello che è inaccettabile è la favoletta che continuate a ripetere, Meloni vittima, Fratelli d'Italia vittima. Ha stufato: è censura? Ma quale censura, il libro della Meloni è il più venduto, la Meloni è in tutte le tv, ma di cosa parlate?”. A questo punto Donzelli non si tiene e sbotta: “La censura è l'arroganza di quelli come te, se mettono te a testa in giù dici che è goliardia o ti arrabbi? Non è goliardia, è augurare la morte, incitare la violenza, è un crimine!". La bagarre nello studio di Del Debbio è difficile da contenere i due continuano a parlarsi sopra, poi Granato attacca nuovamente: "Capisco che lei è abituato alla prevaricazione, io non mi faccio bullizzare dalla destra e non sto zitto".