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Cresce la paura della sinistra per Giorgia Meloni al Governo. Ci si mette anche Carlo Calenda: "Un'incapace"

Giorgia Peretti
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Carlo Calenda è ospite nella puntata di venerdì 4 giugno negli studi de L’aria che tira. Il talk mattutino di La7 condotto da Myrta Merlino, ospita il leader di Azione che in vista delle amministrative cerca diffondere e comunicare il proprio progetto per una Roma post Virginia Raggi. L’intervista a tu per tu ha toccato diversi temi dall’analisi degli avversari in corsa per la guida della Capitale, alla situazione del blocco dei licenziamenti per arrivare all’ipotesi di Giorgia Meloni al governo dopo Mario Draghi. Non è mancata la stoccata al Pd, ex partito di appartenenza di Calenda sulla candidatura di Roberto Gualtieri che ha destato risentimento nel leader di Azione, il quale prima contava sull’appoggio dei dem: “Per il momento ci siamo io e la Raggi che continuiamo la corsa per Roma. E Gualtieri? Beh, ancora formalmente non c’è, deve fare le primarie con sette/otto persone, poi si vedrà…”.

 

 

Calenda non è sfuggito alla domanda della Merlino sull’ipotesi della leader di Fratelli d’Italia al governo, i sondaggi confermano il gradimento e la Meloni sembra continuare la sua progressiva crescita. “Sarebbe una buona notizia comunque aver una donna a Palazzo Chigi?” – chiede la conduttrice. “No come in tutte le cose della vita è bene se c’è una donna meglio che se c’è un uomo perché comunque vuol dire che piano piano stiamo risolvendo uno dei problemi di questo paese”. Per il leader di Azione il fulcro del discorso si deve spostare sulla capacità amministrativa del Premier, una dote che ritiene ancora carente in Giorgia Meloni: “Deve essere capace, io con questa valutazione ora non mi riferisco solo alla Meloni, in generale io la faccio su una persona è capace o meno di governare un paese complicato. Io sono da un’altra parte rispetto la Meloni… Però una delle cose che mi preoccuperebbe non è il fatto del fascismo è quello che non ha avuto consistenti esperienze amministrative prima. Per far il presidente del Consiglio devi avere avuto una grande esperienza”.

 

 

Insomma, anche Calenda sembra accodarsi alle dichiarazioni di Maria Elena Boschi, che proprio negli studi de L’aria che tira, aveva dimostrato grande preoccupazione sull’ipotesi di Meloni al governo. Nelle parole di entrambi sembra celarsi un principio di preoccupazione, ma i sondaggi del momento sembrano porre tutti di fronte ad una presa di coscienza. Nel frattempo, la leader di Fdl continua nella sua strada rintracciando le voci mancanti dei cittadini e proponendo un’opposizione concreta e costruttiva. 

 

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