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Piazzapulita, "posso giudicare”, “dice sciocchezze”. La lezione di Gaia Tortora all'ex M5S Barbara Lezzi

Giada Oricchio
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Scontro tra Barbara Lezzi e la giornalista Gaia Tortora a “Piazzapulita”, il talk sull'attualità di LA7, giovedì 3 giugno: “Io posso giudicare!”, “Lei dice sciocchezze”. Nel corso dell’ultima puntata di “Piazza Pulita”, Corrado Formigli fa una riflessione sul caso dell’ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, indagato per turbativa d’asta, arrestato, messo alla gogna mediatica dai partiti politici (M5S e Lega) e riconosciuto innocente dopo 5 anni. Barbara Lezzi, ex 5 Stelle e oggi nel Gruppo Misto, è convinta che il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, abbia sbagliato a scusarsi: “Non condivido, in quel momento storico c’erano tanti amministratori e parlamentari indagati. La linea era fare da sentinelle, non da giudici. C’era una corruzione dilagante a quel tempo e c’era una questione di opportunità politica”.

Di altro avviso Gaia Tortora, giornalista di LA7: “Le scuse sono importanti, ma non possono non notare che due ore dopo Conte ha scritto un post simile. Ben vengano le scuse, ma non posso non pensare che sia un calcolo politico. La Lezzi per esempio non chiede scusa. Credo che anche la stampa debba riflettere sul suo comportamento. Quando scriviamo del caso Uggetti senza avere verbali e riscontri, ce lo chiediamo se quel signore ha moglie e figli? E’ anche un fatto di linguaggio, non è un problema solo per i 5 Stelle e non è un problema di titoloni come ha fatto il Fatto Quotidiano. Dobbiamo fare tutti una riflessione e darci una regolata”.

Ma Barbara Lezzi insiste sul diffuso malaffare: “Eravamo in un periodo che se non conoscevi l’assessore della tua piccola città non andavi a lavorare a nero neppure in un bar, era un sistema impunito. Il malaffare si è mangiato l’Italia e nessuno ha chiesto scusa” e Gaia Tortora  sbotta: “E ora che avete fatto?! Qual è la rivoluzione? Che la giustizia faccia il suo corso? L’avete fatto voi?”, “No, ma ora non è ostacolata nell’opinione pubblica come nei governi Berlusconi” ribatte la Lezzi scatenando l’ira della Tortora: “Ma non dica sciocchezze! La giustizia viene da prima, togliamola l’ossessione Berlusconi che ha fatto del male a questo Paese. Non spetta a voi dare patenti di onestà, spetta alla magistratura”. L’esponente del Gruppo Misto urla a sua volta che un sistema più pulito e equo non è affatto una sciocchezza e di nuovo viene demolita dalla Tortora: “Talmente pulito ed equo che la magistratura è ridotta come è ridotta! Ah è colpa della politica che non vuole fare la riforma… ah…”.

Poco dopo è di nuovo scontro. L’ex Ministro non ha digerito le critiche della Tortora: “Vede, lei mi rintuzza sempre sul fatto che noi non siamo giudici e non spetta a noi sentenziare, ma è una questione di opportunità politica” e la giornalista: “Parla della vita delle persone, non erano tutti condannati quelli che avete messo alla gogna, non si può fare così, non può mettere sullo stesso piano un indagato e un condannato”, ma la Lezzi spavalda e fuori di sé alza la voce: “Io lo posso fare! Lo posso fare! Perché la mia è una valutazione politica, non giudiziaria. Quando si va a votare, si deve sapere chi si vota. Su Uggetti c’erano dei verbali, delle notizie. E’ inutile che lei mescoli le cose perché così abbassa la guardia”, immediata la replica: “Non ho mai abbassato la guardia in vita mia figuriamoci se aspetto i 5 Stelle. E allora perché non avete chiesto anche alla Raggi di fare un passo indietro? E per me era giusto che non lo facesse. Si vede le conoscenze approfondite che avevate… massacrate le persone” chiosa Gaia Tortora contrariata e perplessa davanti al discorso della deputata. Anche Corrado Formigli non è convinto: “Ma perché la Raggi si doveva dimettere e Uggetti no?”. Tante parole, ma nessuna risposta netta e precisa di Barbara Lezzi.

 

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