Troppi nemici assolti, grillini "allergici" alle scuse
Giornata pesantuccia per i Cinque stelle, che udienza dopo udienza vedono assolti i nemici. E in fondo la stessa Virginia Raggi è un impiccio per l’alleanza col Pd: mannaggia, pure lei col certificato penale rimasto senza macchia. Ma la cosa più curiosa è la pretesa di scuse da parte degli aficionados della sindaca di Roma. Imputata per una storiaccia di nomine, era stata chiamata in causa dall’autorità anticorruzione. Siccome è stata assolta, i suoi tifosi sollecitano le scuse. Dall’Anac? No grazie, fa già ridere così. Un trattamento che però non prevedono per gli avversari politici, anche se «alleati», come il Pd. Sono loro che denunciano, ti fanno processare, e poi appena il giudice fischia la fine delle ostilità con l’assoluzione, inscenano una ritirata spagnola e non pronunciano una sola parola. Perché in quel caso di scuse ce ne vorrebbero e in abbondanza.
Terremoto Copasir, Pd e M5s con la Meloni contro la Lega
Sempre a Roma avevano denunciato un ex assessore capitolino, poi diventato vicedirettore dell’Arpa Lazio, Sergio Marchi: anche lui ieri in appello è stato assolto, ovviamente i Cinque stelle che lo avevano mandato sotto le grinfie della Procura se ne sono rimasti zitti e muti. Ancora più grave, molto più grave, la vicenda riguardante l’ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti. L’esponente del Pd fu sbattuto in carcere per una storia di appalti legati alle piscine comunali, da ieri è tornato ad essere una persona innocente. Lo avevano denunciato, anche nel suo caso, i pentastellati. Sul web fa ancora furore un video dedicato a lui dal solito Danilo Toninelli. Si trova traccia di incredibili tweet dell’epoca, 2016, di «rivendicazione». Laura Castelli: «Il M5s fa un esposto e il sindaco di Lodi, grazie al lavoro degli inquirenti, viene arrestato. Inutili ‘sti grillini». Oggi dovrebbe nascondersi lei. Immancabile Paola Taverna: «Din don! Comunicazione di servizio: l’arrestato Pd di oggi è il sindaco di Lodi. A quanti siamo arrivati?». Non si ha traccia di errata corrige da parte della vicepresidente del Senato della Repubblica...Il guru, Beppe Grillo, meno garantista con Simone Uggetti rispetto a suo figlio Ciro: «Anche oggi un sindaco arrestato Pd. Il 5 giugno si vota per tornare a respirare: è semplice, basta essere onesti. Onestà! Onestà! Onestà!». Si è scordato di scrivere, cinque anni dopo, come è finita. E poi lui, Luigi di Maio: «Lo scandalo di Lodi dovrebbe invitare gli esponenti del Pd al silenzio. invece Renzi, attraverso i suoi uomini, attacca la magistratura». Con quegli uomini – il ministro Lorenzo Guerini, ad esempio – i grillini stanno al governo. Forse in silenzio devono restare, e ci restano, i Cinque stelle.
"Infetta dal morbo grillino" Calenda azzanna la Annunziata, alta tensione. E sgancia la bomba sul Pd
Altro dolore di giornata per loro. Matteo Salvini è stato archiviato per i voli di Stato. Tutto regolare. Auguri a Marco Travaglio per il suo editoriale. Gran brutta giornata, direttore... Auguri pure al Pd del Lazio, in ultimo, che ha giustamente festeggiato la fine del calvario del sindaco di Lodi, anche se è fuori regione ma uomo del partito. «Quanta sofferenza» per quel processo, per quelle denunce, per quell’arresto. Tutto giusto, ma il Pd laziale dovrebbe stare zitto, visto che il partito dei promotori di quell’inchiesta farlocca se li è imbarcati nella giunta di Nicola Zingaretti. E chi la fa l‘aspetti. Stavolta ha ragione proprio Matteo Renzi: «Il Movimento Cinque Stelle dovrebbe vergognarsi per come ha massacrato la nostra immagine, le nostre vite, le nostre famiglie. Chi allora guidava i Cinque Stelle dovrebbe oggi scusarsi o nascondersi. Ma non lo farà perché il giustizialismo è un virus che non conosce vaccino», aggiunge il leader di Iv. «Sono così fiero di aver fatto una battaglia con pochi coraggiosi amici per cambiare governo e togliere i populisti dal ministero della Giustizia. Ma la sfida è ancora lunga. Per la verità, per la giustizia, per la dignità della battaglia politica», conclude Renzi. Probabilmente ha ragione chi dice che se non ci pensa il Parlamento si dovrà procedere con i referendum sulla giustizia promossi da Salvini e dai radicali. Perché non tutti hanno la forza di resistere alle persecuzioni.
Lascia pure De Vito: bordate a Grillo e ai big. E ora per la Raggi sono guai