Sindacati rovina dei lavoratori, Briatore a valanga sui licenziamenti
Flavio Briatore a valanga contro i sindacati. Nel corso de L'aria che Tira, ha affontato con Myrta Merlino l'emergenza lavore legata anche allo sblocco dei licenziamenti a partire dal prossimo 30 giugno. Secondo Briatore, il problema sono proprio i sindacati che non consentono una gestione razionale del mercato del lavoro. "I sindacati sono la rovina dei lavoratori - dichiara Briatore - Li prendono per il c**o. E' il mercato che decide se puoi pagare lo stipendio non lo Stato. Non si possono mettere dei blocchi ma dare degli incentivi". Poi ne ha avuto anche contro i virologi. "Tutti quei virologi in tv hanno fatto soltanto confusione - ha detto Briatore - Il governo doveva avere una persona che parlasse per tutti e a tutti. Senza fare confusione. E, invece, stavano sempre in televisione anziché restare a lavorare in ospedale".
Nei giorni scorsi l'imprenditore piemontese aveva parlato di tampone e certificato vaccinale per andare in Sardegna? «Io sono assolutamente d’accordo, lo trovo giustissimo. Per controllare gli accessi di un’isola e tenere sotto controllo il covid, trovo sacrosanto che venga richiesto un tampone oppure il certificato vaccinale. Dal punto di vista del turismo non c’è alcun impatto». A dirlo all’Adnkronos è stato Flavio Briatore che in un’intervista commenta così la "linea dura" della regione sulle misure per l’accesso in Sardegna. «Io sono andato a Dubai e ho fatto il tampone, sono andato e tornato dalla Turchia e ho fatto il tampone. Ormai il tampone non è più una cosa che non conosciamo. Ne facciamo quindici, venti al mese quindi non è certo un problema. Io sono d’accordissimo. Ormai anche chi li fa è diventato bravissimo, quindi non vedo il problema», spiega il manager. Che contrattacca: «Il vero problema, quello che allontana i turisti, è che abbiano lasciato il coprifuoco fino al 31 di luglio. Questo è davvero incomprensibile, una pura follia», scandisce Briatore. «Anche se poi lo levassero, come noi siamo tutti convinti succederà, la comunicazione è stata deleteria, e creerà enormi problemi al turismo».
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L’ex manager di F1 entrando poi nel merito spiega: «Come si fa a non capire che la gente non affitta le case a luglio ma è adesso che le affittano? Questa situazione di incertezza blocca, e non invoglia a venire! La gente preferisce affittare le case a Mykonos, in Croazia, ad Ibiza e non le affitta in Sardegna. Ed è un problema che riguarda tutta l’Italia». La critica è alle misure stabilite dal governo: «Da questi due governi non è che ci potessimo aspettare cose diverse, dato che ne hanno fatte parecchie. Negli altri Paesi si sono organizzati molto diversamente, in Inghilterra si sono programmati. Questo è tipico italiano: da noi non si capisce bene chi decide, e chi non decide. Assurdo».
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