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Due ex ministri e un prof, per Virginia Raggi si fa dura

Benedetta Fucci
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Eccoli dunque i nomi tanto attesi, dei candidati del centrodestra. In seguito a una riunione tra i vertici, durata quasi due ore e non senza qualche animato dibattito, il centrodestra li butta lì. Fa circolare alla stampa dei nomi, senza confermarli, per vedere intanto, l’effetto che fa. L’effetto per i media è quello di essere al cospetto di assoluti «Carneadi».

 

 

 

 

Partendo da Roma il candidato dovrebbe essere dunque Enrico Michetti. Il professore di diritto che negli anni ha formato già numerosi sindaci. Un nome a sorpresa il suo, anche se tanto a sorpresa, in realtà non lo è. Da tempo gravita nell’orbita dei «fratelli», al punto che, questa è la notizia, secondo i sondaggi già commissionati dal partito, il professore sarebbe messo non bene ma addirittura benissimo. Riconoscibilissimo dai tassisti ad esempio, conosce meglio di chiunque altro, gli ingranaggi della res pubblica. «C’è bisogno non solo di vincere a Roma ma di amministrare e di farlo bene». Questo il mantra che sembra aver fatto propendere per lui in fase finale.

 

 

 

 

Sembra confermare la stessa linea di pensiero, anche Matteo Salvini «candidati civici e non politici, poco importa se televisivamente siano poco conosciuti, l’importante è che vincano». Sa bene a questo punto il centrodestra, che la vittoria su Roma è più che possibile. Si concretizzerà però, solo alla luce di due fattori. La coesione tra alleati e la spinta propulsiva di un partito in grande crescita come FdI. Di certo la campagna elettorale si annuncia di alto profilo, con due ex ministri come Roberto Gualtieri, Carlo Calenda e un professore amministrativo, come Michetti. Per Virginia Raggi non proprio una buona notizia. 

 

 

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