Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Se li tassi i ricchi scappano, Salvini disintegra la patrimoniale

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite di Bianca Berlinguer a #cartabianca, martedì 25 maggio, boccia senza se e senza ma la tassa di successione sui grandi patrimoni rilanciata da Enrico Letta: “La patrimoniale è immorale. La proroga del blocco dei licenziamenti? Chiedete a Orlando”. E spunta il "santino" di Mario Corona.

 

 

 

Bianca Berlinguer va dritta per dritta: “Perché la patrimoniale è sbagliata?” e il Matteo Salvini taglia corto: “Non funziona, l’Italia ha la pressione fiscale più alta d’Europa, per la sinistra c’è sempre la mentalità: anche i ricchi piangano. Se tassi i ricchi, questi scappano, portano i risparmi all’estero, le barche all’estero e la tassa non la pagano. A rimetterci sono gli italiani meno ricchi. E’ una tassa sui patrimoni ereditati? Ma sono già tassati! Dopo un anno e mezzo di crisi si deve abbassare la pressione fiscale, se si vuole tassare qualcuno si deve colpire i giganti del web come Amazon. In Italia già chi guadagna di più, paga di più, la patrimoniale è una tassa immorale che appartiene alla vecchia mentalità della sinistra, quella del mal comune mezzo gaudio, stiamo male noi, state male pure voi. Invece noi abbiamo bisogno di gente che porta ricchezza e investimenti”. In collegamento video Bruno Vespa concorda: “Non è il momento giusto” e Salvini aggiunge un altro tassello: “Ho fatto un calcolo: se uno vuole dare 10.000 euro a tutti i 18enni deve avere 6 miliardi di euro, andiamoli a prendere da chi fa business in Italia ma non ci paga le tasse, invece di pagare con i patrimoni già tassati. Vorrei che Draghi fosse il primo a convocare i colossi, li chiamasse a un tavolo: fatturi con un click in Italia? Bene paga le tasse”.

 

 

 

Il leader della Lega cerca di distendere il clima mostrando alla Berlinguer una foto di Mauro Corona che ha messo sulla sua pagina Facebook: "Spero non si arrabbi" e la giornalista: “Non solo non mi arrabbio, ma mi fa piacere”, poi lo marca stretto sullo sblocco dei licenziamenti da fine giugno: “Perché non avete aspettato la riforma degli ammortizzatori sociali? Come avete fatto a non accorgervi che il Ministro Orlando aveva prorogato il blocco?”, Salvini, in evidente imbarazzo, svicola: “Io sono disposto anche a un allungamento del periodo, ma il punto di partenza che dobbiamo avere presente è che nessuno imprenditore sano e vero ama licenziare. E’ chiaro che dopo un anno e mezzo di crisi se il datore di lavoro è in difficoltà deve scegliere se fallire o licenziare. Come possiamo aiutarli? Dando soldi cash e preparando un paracadute. Per quanto mi riguarda, io incontrerò volentieri sindacati e Confindustria. Quello che è certo è che dopo quota 100 non si può tornare alla legge Fornero”. La conduttrice però torna a sottolineare: “Ma possibile che in CDM i suoi Ministri, quelli della Lega, non se ne siano accorti? State addossando tutto su Orlando” e l’ex Ministro scarica il Ministro del Lavoro: “Eh se Orlando porta il suo provvedimento si pensa che sia studiato e condiviso, se così non è dovrà dare spiegazioni. Cercheremo di essere collaborativi con Orlando, ma per spiegazioni chiedete a lui. Io posso dire che era uno di quei Ministri che rallentava di più”. Davanti alle insistenze della Berlinguer, Salvini sbotta: “Mettetevi d’accordo se eccediamo le nostre competenze di ministero, dite che non dobbiamo farlo. Se non lo facciamo, dite che sbagliamo”. La conduttrice non demorde e chiosa: “E’ stravagante che sia dipeso tutto da lui, mi sembra proprio strano che nessuno se ne sia accorto”.

 

 

Dai blog