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Cassa integrazione, interviene Palazzo Chigi: ok dall'1 luglio per chi non licenzia

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Avanti con la cassa integrazione se le aziende si impegnano a non licenziare. Al termine di una giornata di tensione arriva il chiarimento di Palazzo Chigi: "All’esito di un percorso di approfondimento tecnico svolto sulla base delle proposte avanzate dal Ministro Orlando in Consiglio dei Ministri che prevedono un insieme più complessivo di misure per sostenere le imprese e i lavoratori nella fase della ripartenza, è stata definita una proposta che mantiene la possibilità per le imprese di utilizzare la Cassa integrazione ordinaria, anche dal primo di luglio, senza pagare addizionali fino alla fine dell’anno impegnandosi a non licenziare. Nell’ambito di questo percorso resta aperto il confronto con le parti sociali".

 

Un messaggio teso a contenere le nuove fibrillazioni che scuotono la maggioranza di governo. Archiviate le tensioni sulle riaperture e il coprifuoco, i partiti che sostengono l’esecutivo Draghi tornano a dividersi sulla proroga del blocco dei licenziamenti, contenuta nel decreto Sostegni bis, provvedimento varato dal Cdm la scorsa settimana ma il cui testo definitivo manca ancora all’appello.

Altro nodo sul tavolo che rischia di innalzare il livello di scontro sono le norme relative agli appalti, che dovrebbero essere inserite nel decreto Semplificazioni, il cui via libera è atteso a breve anche se dal governo si fa sapere che il tema sarà oggetto di un nuovo confronto politico nei prossimi giorni, mentre oggi la questione non è stata affrontata durante la riunione della cabina di regia con il premier sulla governance del Pnnr.

 

A innescare la miccia delle polemiche sul blocco dei licenziamenti è Confindustria, che critica le misure volute dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando (blocco dei licenziamenti fino al 28 agosto per le aziende che chiedono la Cassa Covid. Inoltre, dal primo luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali, ma a condizione che non licenzino i dipendenti). Misure invece pienamente condivise dai sindacati. Da ricordare che nel primo decreto Sostegni, approvato in via definitiva dal Parlamento, è prevista una proroga fino al 30 giugno per manifattura ed edilizia, e fino al 31 ottobre per tutte le altre categorie. Di fronte agli attacchi contro Orlando, il Pd fa quadrato e difende ministro e norme: «Ho letto critiche superficiali e ingenerose nei confronti del ministro Orlando che lavora su un tema delicato per milioni di italiani, con tutto il nostro sostegno e apprezzamento», scandisce il segretario Enrico Letta.

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