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Non dovete far vedere i poveri in tv! La democrazia autoritaria di Monica Cirinnà

Arnaldo Magro
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Si potrebbe quasi pensare che il concetto di democrazia, così come è stato argomentato dalla senatrice Monica Cirinnà, sia «leggermente» autoritario. Ospite di una trasmissione mattutina sulle reti Mediaset, pare quasi infastidita nel dover commentare le lunghe file alla mensa Caritas.

 

Gli aiuti alle famiglie italiane da parte del governo, sono stati tempestivi ed adeguati, taglia corto la senatrice. Milioni di italiani, temiamo invece non siano del medesimo avviso. Sulla povertà in crescita, non ha quasi certamente avuto modo di consultare i dati forniti dalla Caritas stessa, che parla invece di un aumento di poveri del 24% in soli 7 mesi.

 

Il meglio del dibattito però è successivo. Quando redarguisce il conduttore. Il motivo? Mediaset è una azienda di Berlusconi, Forza Italia è al governo e dunque certe cose non dovrebbero forse esser mostrare. «Mediaset è al governo» dice con tono perentorio la Cirinnà. Viene da pensare che la senatrice non consideri granché i giornalisti, riducendoli ad uno strumento utilizzabile a convenienza.

 

Il pensiero che la povertà non vada mostrata, per non danneggiare l’immagine del governo, non pare un bel segnale democratico. Ora appurato che Silvio Berlusconi non è più l’editore di Mediaset e da parecchi anni, ci sfugge come un programma d’informazione, possa «essere al governo». Non sarebbe forse più opportuno per i piddini, che vantano di essere forza guida di governo, redimere, questa volta si il termine è azzeccato, un vero «programma di governo»?

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