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Piazzapulita, inquietante silenzio sul conflitto di interessi. Formigli zittisce Di Battista: "Giornalisti con la schiena dritta"

Giada Oricchio
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Scintille a “Piazzapulita”, giovedì 20 maggio, tra Alessandro Di Battista e Corrado Formigli: “Non si parla più della ca**o di legge sul conflitto di interessi”, “Ma giornalisti con la schiena dritta”. Durante la puntata di “Piazzapulita”, il talk di approfondimento giornalistico di LA7, Di Battista torna su un suo cavallo di battaglia: “Giorgia Meloni che spinge al Quirinale il presidente del consiglio di un governo di cui non fa parte, è incredibile. Non si è mai visto un leader dell’opposizione fare una cosa del genere. Oppure stare zitta sui voli di Stato della Casellati, se lo avesse fatto Fico ne parlerebbe tutto il giorno. Fa opposizione elettorale. Il deficit democratico esiste ed è dovuto all’establishment che ha tramato per la sostituzione di Conte. Le campagne mediatiche si possono contrastare se si rispetta la Costituzione in tema di libertà di stampa, c’è un accentramento mediatico enorme nelle mani degli Elkann e del gruppo Gedi e non ne parla nessuno. Ricordo quando i giornali di sinistra si scagliavano contro Berlusconi. Questa ca**o di legge sul conflitto di interessi non solo non si è fatta più, ma non ne parla più nessuno!”.

 

 

Dibba continua inveendo contro gli editori impuri, ma Corrado Formigli lo ferma: “Il sistema sarà anche questo, ma il fatto che esistano editori impuri non significa che i giornalisti non abbiano una loro autonomia e che siano tutti asserviti o che non ci siano giornalisti con la schiena dritta”. L’ex parlamentare replica piccato: “Non ridicolizzi il mio ragionamento, ci sono editori impuri che…” e Formigli lo zittisce: “Il punto è che anche se ci sono editori impuri, ci sono giornalisti che fanno il loro dovere a schiena dritta”.

 

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