corsa al campidoglio
Tramonta pure Bertolaso, chi lancia Fratelli d'Italia
L’unica certezza è che Guido Bertolaso non sarà il candidato sindaco del centrodestra. La possibilità di schierare l’ex capo della Protezione civile nella corsa al Campidoglio sfuma definitivamente nel corso del tavolo nazionale con i responsabili Enti locali della coalizione.
Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Cambiamo, Udc e Rinascimento prendono atto del rifiuto definitivo di Bertolaso, impegnato - con successo - nella campagna di vaccinazione della Regione Lombardia. «Ho ripetuto - spiega Bertolaso - il mio diniego più volte e in diverse occasioni motivandolo con ragioni personali che hanno assoluta priorità. Sono lusingato dai continui e ripetuti apprezzamenti e ringrazio quei concittadini che in vari modi mi esortano a cambiare idea, ma il mio futuro prossimo è già scritto lontano da Roma». Ed ancora: «Chiedo rispetto e comprensione per questa mia decisione e prego di evitare, da oggi in poi, di coinvolgere il mio nome nel totocandidati».
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Insomma basta, inutile tirarlo per la giacchetta. E si torna al punto di partenza: il centrodestra per Roma ancora non ha un candidato e torna a interrogarsi sul profilo che esso dovrà avere: politico o civico? Sfumati, perché indisponibili, il manager Andrea Abodi e il presidente della Croce Rossa Francesco Rocca, tornano a circolare i nomi dell’imprenditore Aurelio Regina, del magistrato Simonetta Matone e, soprattutto dell’avvocato, direttore della Gazzetta amministrativa e opinionista di Radio Radio Enrico Michetti, che trova in particolare il gradimento di Fratelli d’Italia. In caso di candidatura politica, Maurizio Gasparri (FI) rinnova la propria disponibilità, come pure Vittorio Sgarbi. In casa FI qualcuno sussurra il nome di Antonio Tajani. La Lega punta invece su Giulia Bongiorno, la quale tuttavia tramite Twitter ha fatto sapere di essere sì innamorata di Roma, ma nulla di più. FdI, invece, non pare intenzionata a schierare un candidato politico di bandiera (nel caso i nomi girati in passato sono quelli di Fabio Rampelli e Chiara Colosimo). Giorgia Meloni vorrebbe arrivare a scegliere il candidato il prima possibile, per non lasciare campo libero alla sindaca uscente Virginia Raggi (M5s), a Carlo Calenda e al centrosinistra che il 20 giugno celebrerà le primarie dalle quali uscirà vincitore Roberto Gualtieri (Pd). La Meloni ha chiesto ufficialmente al segretario della Lega Matteo Salvini di convocare un vertice tra i leader per sciogliere i nodi di Roma e Milano: il summit dovrebbe tenersi la prossima settimana ma al momento ancora non è stato calendarizzato. Il tavolo di coalizione di ieri archivia la riunione parlando di «ampia convergenza» sui sindaci uscenti, che in tutta Italia verranno sostenuti dal centrodestra unito. Nel Lazio invece le spaccature rimangono. A Latina, Formia, Minturno, Sora, Frascati, Marino, Mentana le posizioni dei partiti sono ancora distanti. Il caso-Lazio verrà trattato in un tavolo nazionale-regionale congiunto.
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Quanto al centrosinistra, oggi Imma Battaglia ufficializzerà la propria candidatura alle primarie. Sarà lei l’unica donna a sfidare Gualtieri e sarà sostenuta da Liberare Roma, movimento della sinistra civica vicino all’eurodeputato Massimiliano Smeriglio che oggi parteciperà alla conferenza stampa. Intanto Liberare Roma e il Pd hanno deciso in VIII Municipio (Garbatella-Montagnola) di ricandidare il minisindaco uscente Amedeo Ciaccheri, espressione proprio della sinistra civica di Smeriglio.