scontro totale

Fanno felice solo chi li commissiona, il terribile sospetto di Candiani sui sondaggi

Giorgia Peretti

Scoppia la lite tra Fabrizio Roncone e Stefano Candiani negli studi de L’aria che tira, il talk di approfondimento condotto da Myrta Merlino. Nella puntata di giovedì 20 maggio, si discute sui dati degli ultimi sondaggi per la preferenza dei partiti. Dati dai quali emergono percentuali eloquenti, nel centrodestra Fratelli d’Italia guidato da Giorgia Meloni sembra spiccare il volo con percentuali in netto trend positivo. Diverso invece quello della Lega e del Pd che invece sembrano perdere punti tra una lite e l’altra all’interno della maggioranza di governo.

 

  

 

 

 

 

Fabrizio Ronconi, firma politica del Corriere della Sera, prevede una prossima leadership della Meloni sul centrodestra, forte dei sondaggi usciti negli ultimi giorni. A pensarla in maniera diversa è Candiani, senatore della Lega, che durante il suo intervento sottolinea lo sforzo di Matteo Salvini al governo con Enrico Letta. Nello studio viene ripresa la faccia perplessa di Roncone che prontamente viene fatta notare dalla Merlino: “Roncone è perplesso sull’interpretazione che Salvini è quello bravo che però viene infastidito da Letta”.

 

 

 

Il leghista non si tiene e ribatte così: “Roncone, sarà perplesso perché preferisce Giorgia Meloni a Matteo Salvini. Questo è sicuro”. Da qui parte il botta e risposta. Roncone: “No, io faccio il cronista io guardo quello che dicono i sondaggi”. “Sì ma guardi i sondaggi sbagliati quelli abbastanza sorridenti a quelli che li paga” - insinua Candiani. Roncone non si fa scappare l’assist: “Quindi lei dice che la Meloni tarocca i sondaggi”.

A questo punto Candiani spiega: “Vedete una volta a settimana i sondaggi sui giornali. Con editori differenti vedrete che i sondaggi sono differenti con più o meno 0,1. Ormai ci siamo abituati a commentare i sondaggi che parlano di più o meno 0,1. Non è così che si fanno le analisi”. Dopo qualche minuto di tregua però, il senatore della Lega lancia di nuovo la stoccata a Roncone sulla prossima elezione del nuovo presidente della Repubblica: “Un minuto dopo che verrà eletto il nuovo presidente, lui sarà lì pronto a tessergli le lodi".