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La censura di Mario Draghi sul Quirinale: improprio discuterne con Sergio Mattarella in carica

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Mario Draghi cala la scure comunicativa sulla questione del Quirinale e degli scenari futuri che attendono la carica di presidente della Repubblica. Nell’ultimo periodo si sono rincorse diverse voci sul destino del Colle e di Sergio Mattarella: c’è chi parla di un’elezione immediata di Draghi alla scadenza del mandato dell’attuale Capo di Stato (fissata il 3 febbraio 2022) oppure di una riconferma a tempo per Mattarella con Draghi che guiderà il Governo fino al 2023 e sarà nominato poi alla guida del Quirinale alla scadenza dell’attuale legislatura.

 

 

Lo stesso Premier ha però bloccato ogni tipo di discorso nella conferenza stampa tenuta dopo il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al dl Sostegni bis: “Trovo estremamente improprio, per essere gentile, che si discuta del Capo dello Stato quando è in carica. L'unico autorizzato a parlarne è il presidente della Repubblica". La domanda era relativa alle parole di Matteo Salvini che ha indicato lo stesso Draghi come prossimo Capo dello Stato.

 

 

“Il presidente della Repubblica deve conoscere tutti, seguire tutti per poter intervenire con suggerimenti. Ma tra otto mesi il mio mandato di presidente termina. Io sono vecchio tra qualche mese potrò riposarmi” le parole pronunciate ieri da Mattarella ai bambini dell'Istituto Comprensivo Fiume Giallo-Scuola Primaria Geronimo Stilton di Roma, che ha gelato il dibattito politico sul successore dell'attuale inquilino del Colle.

 

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