Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Mattarella scaccia il bis, che succede ora? Scatta il panico a sinistra, grandi manovre sul Quirinale

  • a
  • a
  • a

Sergio Mattarella lo ripete per la terza volta in pochi mesi: il settennato dura sette anni. Mancano dunque otto mesi, poi, andrà in scena una delle fasi più complicate della vita politica italiana, l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.

L’attuale inquilino del Quirinale ribadisce la grammatica di base e parlando a dei bambini di una scuola primaria romana con parole semplici spiega: «Il presidente della Repubblica deve conoscere tutto, seguire tutte le decisioni degli altri per poter eventualmente intervenire con dei suggerimenti. L’attività è impegnativa ma tra otto mesi il mio incarico termina, come sapete il presidente della Repubblica resta in carica sette anni, io sono vecchio, tra qualche mese potrò riposarmi».

 

Lui stesso del resto nel discorso di Fine anno aveva fatto notare che si stava per aprire il suo ultimo anno al Colle e ricordando la figura di Antonio Segni a febbraio aveva citato le parole del suo predecessore, contrario sia alla rielezione che, di conseguenza, al semestre bianco. Un semestre che per Mattarella comincia ai primi di agosto. In questi otto mesi, comunque, il Presidente ha impegni di non poco conto. Certo da agosto non potrà sciogliere le Camere, ma il suo ruolo di guida non verrà meno. «La ripartenza sarà al centro di quest’ultimo tratto del mio mandato. Sarà un anno di lavoro intenso» aveva annunciato a Capodanno. E proprio ieri da Brescia il Capo dello Stato ha richiamato i partiti a un impegno concorde sull’uscita dalla pandemia e sul Pnrr. 

 

Del resto è chiaro a tutti che la corsa al Quirinale, che per buon gusto istituzionale sarebbe più garbato non far cominciare mentre il presidente è ancora in carica, sarà lunga. E, come insegna la storia repubblicana, si deciderà all’ultima curva. Il tema del bis di Mattarella è sul campo, più negli scenari ipotetici che nelle cose, l’ultimo che ha parlato di questa idea è stato mesi fa Giuseppe Conte quando era ancora a palazzo Chigi. Ma tutti sanno che molto dipenderà dagli attori in campo, dalle valutazioni dei partiti e dal contesto nazionale.

 

Mario Draghi, che alcuni indicano come successore ideale di Mattarella, sarà disponibile? La Lega preferirà eleggere subito un Presidente con la speranza di andare rapidamente a elezioni anticipate? Pd e M5s avranno interesse a eleggere un capo dello Stato già a gennaio per poter avere voce in capitolo, cosa non così scontata se le elezioni si ripetessero tra due anni dopo il voto politico? E dunque questo presidente potrebbe essere Mattarella? L’Europa chiederà una continuità al governo, rassicurata dalla presenza dell’ex presidente della Bce per il tratto finale di attuazione del Pnrr?

Agli atti, per ora, c’è il favore di Salvini all’elezione di Draghi, le parole di Enrico Letta che perora la «continuità di questo governo», la dichiarata indecisione di Giorgia Meloni sull’ipotesi di un’elezione di Draghi. Gli altri tacciono, anche se ognuno sta già ipotizzando scenari che hanno come risultato un nome ma prendono le mosse dalle valutazioni su durata della legislatura, composizione delle Camere e aspirazioni future.

Dietro l’angolo c’è poi la proverbiale insondabilità dell’umore dei parlamentari, che più di una volta in passato non hanno seguito nel segreto dell’urna le indicazioni dei loro leader. Così quando oggi alla Camera e al Senato sono giunte le parole di Mattarella sulla fine del settennato, alcuni hanno ricordato con malizia parole simili pronunciate dal suo predecessore, Giorgio Napolitano, poche settimane prima di accettare un secondo incarico, durato poi solo due anni. L’attuale presidente in realtà ha già spiegato che dal punto di vista costituzionale un settennato è il tempo giusto, e per farlo ha citato Segni, per il quale «il periodo di sette anni è sufficiente a garantire una continuità nell’azione dello Stato». Ma cosa succederà a gennaio è in grembo a Giove: si troverà un nome adeguato a succedere all’attuale inquilino del Colle o l’intero arco costituzionale andrà a chiedere un bis? Mattarella preferirebbe riposarsi, ma le incognite sono ancora troppe.. 

Dai blog