Sergio Mattarella rovina i piani della politica e di Mario Draghi: sono vecchio, tra 8 mesi via dal Quirinale
Sergio Mattarella prova a scombinare i progetti dei partiti sul futuro del Governo e delle elezioni del Presidente della Repubblica. Negli ambienti della politica si rincorre da settimane l’ipotesi di un’elezione bis dell’attuale presidente della Repubblica, con la permanenza di Mario Draghi alla guida del Governo fino al 2023, momento in cui si procederà a nuove elezioni e alla nomina dell’attuale Premier al Quirinale. A smentire questa ipotesi è però lo stesso Mattarella, il cui mandato scadrà il 3 febbraio del 2022: “Quando mi hanno eletto mi sono preoccupato perché sapevo quanto era impegnativo il compito. Ma due cose mi hanno aiutato, ho ottimi collaboratori ma soprattutto il fatto che in Italia in base alla Costituzione non c'è un solo organo che decide ma le decisioni sono distribuite tra tanti organi. Il presidente della Repubblica deve conoscere tutti, seguire tutti per poter intervenire con suggerimenti. Ma tra otto mesi il mio mandato di presidente termina. Io sono vecchio tra qualche mese potrò riposarmi”.
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Le parole del Capo dello Stato agli alunni di una scuola primaria di Roma non passeranno di certo inosservate e vanno contro i piani che stanno architettando diversi politici. Mattarella si è poi intrattenuto con i bambini, rispondendo ad alcune domande: "La legge più importante è la Costituzione che contiene molte indicazioni. L'art 2 parla dei diritti inviolabili; subito dopo l'art 3 indica il valore dell'uguaglianza e questo è il diritto principale. Siamo tutti uguali di fronte alla legge, qualunque sia il colore della pelle, l'etnia, siamo tutti uguali. C'è una cosa che ci l'ha ricordato la pandemia, con tutti costretti a indossare le mascherine, siamo tutti uguali, questo è il fondamento dei diritti, l'uguaglianza dei cittadini. Aiutarsi vicendevolmente è molto importante, vale ovunque, vale in un grande Paese come l'Italia. Se ci si aiuta vicendevolmente si vive meglio, si sta meglio". Ma da grandi questo si dimentica”.
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