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L'aria che tira, "Scusateci" il mea culpa di Marcucci sui sostegni. Maria Giovanna Maglie gli dà il colpo di grazia

Giorgia Peretti
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Arrivano le scuse agli italiani ma dei ristori neanche l’ombra. Almeno per il momento perché in queste ore il Cdm si sta riunendo per decidere sul decreto sostegni bis, che con buona probabilità si potrebbe concludere nella giornata di domani. È di questo che si discute negli studi de L’aria che tira, nella puntata di mercoledì 19 maggio. Il programma di approfondimento sotto la conduzione di Myrta Merlino, in onda su La 7 ospita Andrea Marcucci del Partito Democratico al quale vengono poste delle questioni sui ritardi dei fondi stanziati per la ripartenza delle imprese. "Come è possibile che ancora si stia ragionando sulla scrittura del testo, gli italiani hanno bisogno dei soldi" incalza la Merlino. Dopo un minuto di esitazione, la conduttrice lo esorta a rispondere e qui arriva il mea culpa: “La prima cosa che ho fatto nel nome della politica e delle istituzioni ho chiesto scusa in votazione al Senato. Perché i fondi furono stanziati con uno scostamento di bilancio del precedente governo, poi per colpa della crisi di governo il periodo si è allungato. Intanto bisogna chiedere scusa agli italiani, scusa agli operatori economici, c’è un governo nuovo e ora gli italiani non posso aspettare i tempi della politica. "Quindi bisogna scusarci, perché si è perso troppo tempo” si giustifica Marcucci. 

 

 

A dare il colpo di grazia arriva Maria Giovanna Maglie, la giornalista è ospite in collegamento e proprio sui 18 miliardi stanziati per i sostegni commenta così: “Non essendomi mai iscritta al partito di Mario Draghi santo subito, non sono stupita da certi intoppi. So una cosa che i ristori hanno un senso se sono adeguati a quantità e rapidità. Queste sono due cose che non riescono, e sai perché non riescono - si riferisce alla Merlino - perché i soldi sono troppo pochi e inadeguati". Poi conclude con la stoccata al governo: “Se la coperta è corta passi le giornate a decidere da che parte viene tirata questo è il problema. I soldi del Recovery ancora non si vedono e non si capiscono i dettagli, in più non è la cifra che ci hanno detto, vanno tolti dei soldi, è tutto un’incognita”.

 

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