Governo, "irritato con Enrico Letta". Tpi svela il retroscena su Draghi e il Pd
Palazzo Chigi irritato con il Pd? I continui scontri interni alla maggioranza non sarebbero più graditi. E' il retroscena pesantissimo di Tpi che spiega come Palazzo Chigi si aspettava "un altro atteggiamento" dal segretario del Partito democratico. "Le polemiche di posizionamento per dare un’identità al Pd del Letta giovane sono all’ordine del giorno ormai da troppo tempo - scrive Tpi in un articolo firmato da Marco Antonellis - e dalle parti di Palazzo Chigi non sembrano più gradire molto i continui scontri interni alla maggioranza con Matteo Salvini. E cominciano a trapelare i primi segnali di irritazione".
Secondo la voce che circola da Palazzo Chigi il premier infatti non si sarebbe mai aspettato un tale atteggiamento dal neo segretario dem: “Anche perché Draghi è stato uno dei principali fautori dell’approdo di Letta al Nazareno” si legge su Tpi.
All'interno della maggioranza lo scontro però si è acceso soprattutto sul tema riforme e sulla data "di scadenza" della legislatura. Matteo Salvini non lo ha mai nascosto e lo ha rilanciato proprio nei giorni scorsi: l'obiettivo della Lega è quello di circoscrivere l'azione del Governo all'emergenza: vaccini e "ritorno alla vita". "Non sarà questa maggioranza a riformare giustizia e fisco. La ministra Cartabia può avere le idee chiare, ma se se sei in Parlamento con Pd e M5s, per i quali chiunque passa lì accanto è un presunto colpevole, è dura", ha sentenziato, subito dopo aver lanciato la candidatura di Mario Draghi per il Quirinale.
Il primo però a storcere il naso è stato Enrico Letta. Se è questa l' intenzione di Salvini, ha messo in chiaro, "penso che le nostre strade debbano rapidamente divergere. Se dice che non si fanno le riforme, tragga le conseguenze ed esca da questo Governo, perché questo Governo è qui per fare le riforme. Lasci. E lasci che le riforme le faccia Draghi con chi le vuole", sentenzia. Il leader della Lega non accetta aut aut: "Letta e Grillo vogliono la Lega fuori dal governo per approvare Ius Soli, Ddl Zan e patrimoniale? Poveri illusi, gli alleati più leali, di Draghi e dell'Italia, siamo e saremo noi", scrive su Twitter coniando per l'occasione l'hashtag 'ossessionati'.
A Palazzo Chigi la sparata del Pd non sarebbe piaciuta affatto ma non si sarebbero lasciati scomporre più di tanto. Noi abbiamo un programma di Governo e faremo tutto il possibile per realizzarlo, è la linea. E infatti, non a caso, dopo la sfuriata di qualche giorno fa è calato il silenzio.