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Open day per chi fa gli esami di maturità, l'annuncio di D'Amato per gli studenti

Giorgia Peretti
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“Se i giovani non vanno dai i vaccini, i vaccini vanno dai giovani”. Questo il commento di Alessio D’Amato a L’aria che tira. Nella puntata del 17 maggio, l’assessore alla sanità del Lazio è ospite di Myrta Merlino, dove annuncia l’open day dei vaccini per i ragazzi. La proposta di D’Amato è quella di aprire la possibilità anche ai giovani di vaccinarsi, così nel Lazio i maturandi potranno avere la propria dose contro il Covid-19 prima degli esami di Stato.

 

 

 

L’assessore, in collegamento negli studi di La 7, spiega così: “Entro il 2 giugno faremo un open day nel Lazio per gli studenti che affronteranno gli esami di maturità. Pensiamo sia importante far svolgere in tranquillità gli esami – ha aggiunto – La gran parte del personale docente e non docente ha avuto il vaccino ed è importante che lo abbiano anche i maturandi. Stiamo studiando le modalità operative: sicuramente utilizzeremo l’app dell'open day, bastano tre click e dopo 48 ore hai la prenotazione al vaccino”.

D’Amato rassicura anche sui dati dell’andamento della pandemia nella regione: “Faremo tre giorni destinati ai maturandi, che sono oltre 50 mila. Ma prosegue anche la campagna vaccinale per le fasce più fragili. Siamo ben oltre il 92 per cento sugli over 80, oltre il 75 per cento sugli over 70. Ieri in tutte le province del Lazio abbiamo registrato 0 decessi un dato molto confortante. Oggi i casi positivi a Roma sono 211, dopo 8 mesi è il dato più basso”. 

 

 

 

L’assessore sul tema del richiamo dei vaccini in estate aggiunge: “In Germania hanno anticipato il periodo tra le due dosi e sembra che stia andando molto bene. Le valutazioni, comunque, le lascio ai medici che dovranno dirci come proseguire. Da parte nostra non vogliamo rallentare durante l’estate”. Il tema dell’anticipo del richiamo è importante visto le enormi discrepanze tra regioni, in vista della bella stagione. Il rischio sarebbe non poter avere la propria dose di vaccino perché nella regione in cui ci si trova non vi è disponibilità". Mentre sull’allungamento del periodo di somministrazione del vaccino Pfizer, si esprime così: “E' stato fatto per consentire la vaccinazione a più persone. Non si riscontrano problemi sul ritardo a 5 settimane anzi potrebbe aumentare la risposta immunitaria”.

 

 

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