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Coprifuoco e ristoranti, il ministro Speranza vuole tenerci ancora chiusi. Spaccatura nel Governo

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Vigilia infuocata in vista della cabina di regia che dovrà prendere nuove decisioni sulla gestione del Covid dopo aver fatto un punto della situazione. Matteo Salvini guida il fronte degli aperturisti, la cui spinta si fa sempre più forte e ora richiede un cambio di passo sulle tempistiche, auspicando «la riapertura di bar e ristoranti al chiuso almeno al 50%, un programma di cancellazione del coprifuoco da qui ai prossimi giorni e via libera a palestre e piscine al chiuso». Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, ha poi rincarato la dose, fissando la data del 2 giugno come limite massimo per tornare alla normalità. Una linea sposata da Forza Italia e da Cambiamo di Toti, oltre che da Fratelli d’Italia.

 

 

Ma come riferisce il Corsera è Roberto Speranza, ministro della Salute, a tirare il freno a mano e a suo supporto ha trovato il Partito Democratico ed Enrico Letta. «Siamo stati attenti e prudenti, presto si ripartirà, si tornerà nei cantieri, nelle fabbriche, nei luoghi di discussione e questa è una cosa grande e bella». Ma perché ciò avvenga, le aperture devono essere ponderate perché non vogliamo tornare indietro» il discorso del ministro, leader dell’ala rigorista del Governo Draghi. Continuano l’ebollizione all’interno dell’esecutivo.

 

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